Il disagio psicologico negli istituti penitenziari delle Marche

Date of article: 10/04/2024

Daily News of: 11/04/2024

Country:  Italy - Marches

Author: Garante regionale dei diritti della persona (Regional Ombudsman of Marches)

Article language: it

Il quadro della situazione illustrato dal Garante regionale Giancarlo Giulianelli nel corso di una conferenza stampa. In primo piano la carenza di personale sanitario per affrontare le criticità

Disagio psicologico, patologie psichiatriche, atti di autolesionismo. Uno spaccato della realtà all’interno degli istituti penitenziari che desta preoccupazione e induce a una riflessione di più ampio respiro, come quella proposta dal Garante Giancarlo Giulianelli nel corso della conferenza stampa per fare il punto della situazione.
“Non basta più accendere i riflettori – dice – soltanto quando si è al cospetto di gesti estremi. Non basta più semplicemente fotografare, occorre intervenire. Ma al momento ci troviamo in una situazione di profondo stallo, con notizie che rischiano di aggravarla ancora di più”.
In base al monitoraggio effettuato dal Garante le patologie più diffuse, soprattutto negli istituti maggiori, sono quelle psichiatriche (diversi anche i detenuti in terapia psicotropa) e a seguire le problematiche cardiovascolari, respiratorie, osteoarticolari. Ovviamente le tossicodipendenze hanno una loro rilevanza come pure i tentativi di suicidio e si registrano diversi scioperi della fame. Nota dolente, come evidenziato da Giulianelli, sugli atti di autolesionismo, con un picco di 187 nel 2023 a Montacuto.
Una situazione generale resa ancora più fluida dai trasferimenti dei detenuti con ingressi che, oltre a rendere oscillante il sovraffollamento, possono introdurre nuove patologie, nuovi casi di disagio che non sempre sono individuabili fin da subito (e anche su tale aspetto il Garante intende attivare un monitoraggio specifico).

L’ASSISTENZA NEGLI ISTITUTI

I dati Prap (Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria) di Emilia Romagna e Marche indicano che al 31 dicembre 2023 erano presenti complessivamente negli istituti penitenziari 17 psicologi (5 per Montacuto e Barcaglione, uno Marino del Tronto, 2 Fermo, 3 Fossombrone, 6 Villa Fastiggi) e 17 funzionari per il giuridico pedagogico dell’ area trattamentale (6 per Montacuto e Barcaglione, 3 Marino del Tronto, 2 Fermo, 3 Fossombrone e 3 Fermo) con quattro responsabili (uno per entrambe le strutture di Ancona e nessuno a Fermo).
Detto questo, il problema dei problemi resta quello dell’assistenza, della presenza di personale adeguato che rischia di assottigliarsi sempre di più. E’ delle ultime settimane una nota che il Prap di Emilia Romagna e Marche ha fatto pervenire al Ministero della Giustizia. A causa di un ulteriore taglio dei fondi a disposizione, infatti, si prospetta una riduzione di ore per l’assistenza psicologica mensile dei detenuti, con una media di circa 20 minuti per ognuno.
Andando ai dati evidenziati dal Prap, per quanto riguarda le Marche, Barcaglione e Montacuto avrebbero a disposizione 149 ore a fronte di 416 detenuti, Villa Fastiggi 112 per 244, Marino del Tronto 58 per 92, Fossombrone 34 per 85; Fermo 35 per 57.
“Non possiamo che condividere – sottolinea Giulianelli – la preoccupazione esternata dal Provveditore Gloria Manzelli. Abbiamo rappresentato più volte le innumerevoli criticità legate alla carenza di personale sanitario negli istituti penitenziari, anche a fronte di un aumento del disagio psicologico. L’ulteriore riduzione delle ore per quanto riguarda l’assistenza andrebbe ad aumentare le problematiche esistenti”.
E il Garante ribadisce il suo appello affinché si crei una nuova alleanza per fronteggiare la situazione. “Chi ha il potere di farlo agisca. Le carceri non possono essere considerate – aggiunge – l’ultimo dei problemi di questo Paese. Tutt’altro. Maggiore attenzione, più personale in tutti i settori, ambienti strutturalmente idonei, incremento delle attività trattamentali in grado di riempire il vuoto che circonda il detenuto e, quando possibile, lo aiuti anche sul versante dell’attività lavorativa al momento del fine pena”.

LE PRESENZE AL 31 MARZO 2023

Aggiornamento presenze negli istituti penitenziari marchigiani (Report mensile del Ministero di Giustizia – Dipartimento amministrazione penitenziaria). Al 31 marzo 2024 risultavano complessivamente presenti 892 (288 stranieri e 21 donne) detenuti, per una capienza di 837 unità. Ne risultano 705 con condanna definitiva, 105 in attesa di primo giudizio, 81 con condanna non definitiva. Andando ad un esame per singola struttura, a Montacuto le presenze sono pari a 323 unità (109 stranieri) su una capienza regolamentare di 256. A Barcaglione 98 detenuti (40) su 100 posti disponibili. Per quanto riguarda Marino del Tronto di Ascoli Piceno i detenuti sono 89 (21) su 103; a Fermo 53 (18) su 43; a Villa Fastiggi di Pesaro 245 (98 stranieri e 21 donne) su una capienza di 153. Infine, Fossombrone con 84 detenuti di cui 2 stranieri per 182 posti disponibili. La minor presenza è dovuta, come sempre ai lavori di ristrutturazione.
Sul versante degli agenti di Polizia penitenziaria ne risultano presenti 125 (su 176 previsti) a Montacuto, 56 (su 67) a Barcaglione, 133 (su162) a Marino del Tronto, 45 (su 49) a Fermo, 87 (su 129) a Fossombrone e 141 (su188) a Pesaro.

LA REMS DI MACERATA FELTRIA

Per quanto riguarda la Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Macerata Feltria, gli ospiti presenti all’8 aprile del corrente anno risultano 24 (22 uomini e due donne) con una fascia di età compresa tra i 23 e i 62 anni. Tredici persone sono in attesa di poter accedere alla struttura. All’interno della Rems operano diverse figure professionali, tra direttore sanitario, coordinatore, responsabile medico psichiatra, medici , coordinatore infermieristico, infermieri, educatori professionali e operatori socio sanitari.

A.Is.

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Italia – Panama: lunedì 8 aprile incontro bilaterale online.

Date of article: 04/04/2024

Daily News of: 05/04/2024

Country:  Italy

Author: Italian National Coordination of Regional and Autonomous Provinces Ombudsman Institutions

Article language: it

Lunedì 8 aprile alle ore 17 italiane, si terrà un incontro bilaterale online tra Marino Fardelli, Difensore Civico della Regione Lazio e Presidente dei Difensori Civici Italiani con il Defensor del Pueblo di Panama Mr. Eduardo Leblanc González.

Quest’incontro, parte di una serie di appuntamenti pianificati nel corso dei venti mesi di presidenza di Marino Fardelli, mira a consolidare una rete internazionale di collaborazione tra le istituzioni di difesa civica di diverse nazioni. L’obiettivo principale è quello di promuovere una maggiore consapevolezza sulla difesa civica italiana a livello globale, facilitando lo scambio di migliori pratiche e fornendo un’opportunità di confronto sui temi comuni che riguardano la tutela dei diritti dei cittadini.

Durante l’incontro bilaterale, sarà anche affrontato il tema della prossima Conferenza degli Ombudsman, prevista per il 12 e 13 settembre a Cassino e Montecassino, Italia. Un’importante occasione per approfondire ulteriormente la collaborazione tra le istituzioni di difesa civica internazionali.

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Incontro a Roma del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici delle Regioni e delle Province Autonome Italiane.

Date of article: 31/03/2024

Daily News of: 03/04/2024

Country:  Italy

Author: National coordination of the Italian ombudsmen

Article language: it

Il Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici delle Regioni e delle Province Autonome Italiane si prepara per la prossima riunione periodica, che si terrà nella capitale, Roma, nei giorni 9-10-11 aprile 2024. L’evento, atteso con grande interesse, vedrà la partecipazione di Difensori Civici provenienti da tutta Italia, uniti nella missione di tutelare i diritti dei cittadini e garantire la giustizia sociale.

L’incontro rappresenta un momento fondamentale per scambiare conoscenze, esperienze e best practice tra i difensori civici provenienti dalle diverse realtà regionali e provinciali del nostro Paese. La collaborazione e il coordinamento tra questi organi sono essenziali per assicurare un’efficace tutela dei diritti dei cittadini in ogni parte d’Italia.

Durante i tre giorni di incontri, i difensori civici affronteranno una vasta gamma di tematiche, tra cui la difesa dei diritti dei cittadini, la promozione della trasparenza e dell’equità nelle istituzioni, e la risoluzione delle controversie tra cittadini e pubblica amministrazione. Saranno inoltre discusse strategie per migliorare l’accesso alla giustizia e per garantire una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita democratica del Paese.

Oltre agli incontri interni del Coordinamento, sono previsti anche incontri con enti istituzionali al fine di favorire il dialogo e la collaborazione con le istituzioni pubbliche a tutti i livelli. Un momento particolarmente significativo sarà l’incontro presso la Camera dei Deputati, che offrirà ai difensori civici l’opportunità di portare avanti le istanze dei cittadini direttamente nei luoghi decisionali del nostro Paese.

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Zum Internationalen Tag gegen Rassismus am 21. März

Date of article: 19/03/2024

Daily News of: 28/03/2024

Country:  Italy - Autonomous Province of Bolzano

Author: Regional Ombudsman of the Autonomous Province of Bolzano

Article language: de

Die Zahl der Beratungsanfragen bei der Antidiskriminierungsstelle nimmt zu, deren Leiterin Garbin betont, dass es der Sensibilisierung und der Zivilcourage bedarf, um in Fällen rassistischer Diskriminierung einzugreifen

1966 wurde der 21. März von den Vereinten Nationen zum Internationalen Tag gegen Rassismus ausgerufen. Hintergrund war die blutige Niederschlagung einer friedvollen Demonstration gegen das Apartheid-Regime in Südafrika, bei welcher 69 Menschen ihr Leben verloren.

„Dieser Tag erinnert uns daran, dass wir uns jeden Tag gegen Rassismus einsetzen müssen, denn er ist für viele Schwarze Menschen alltagsbestimmend“, unterstreicht Priska Garbin, Leiterin der Antidiskriminierungsstelle. „Dies geht auch aus den gestiegenen Beratungsanfragen hervor.“ Bei den Anfragen handele es sich aber nur um die Spitze des Eisbergs, denn Rassismus trete nicht immer offen zutage, sondern häufig auch unterschwellig und subtil. Zudem sei vielen nicht klar, dass rassistische Diskriminierung gesetzlich verboten ist und es Möglichkeiten gibt, dagegen vorzugehen. „Gesetzliche Verbote allein reichen aber nicht aus, sondern es bedarf der Sensibilisierung und der Zivilcourage der Bevölkerung bei rassistischen Diskriminierungen einzuschreiten“, so Garbin weiter.

„Fast schlimmer als die rassistische Diskriminierung selbst, sind oft das Wegschauen und das Schweigen der Menschen im Umfeld“, betont Bassamba Diaby, Vizevorsitzender des Beirates der Antidiskriminierungsstelle. „Dabei sagt die Hautfarbe oder der Name einer Person überhaupt nichts über einen Menschen aus. Trotzdem wird gerade uns Schwarzen Menschen oft von vornherein Misstrauen entgegengebracht oder wir werden aufgrund von pauschalen Vorurteilen beurteilt“, sagt Diaby. „Das ist verletzend und darf nicht sein. Deshalb setze ich mich seit jeher für eine inklusive Gesellschaft ein, in welcher die Würde eines jeden Menschen geachtet werden.“

VA/ADS

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21 marzo, Giornata internazionale contro il razzismo

Date of article: 19/03/2024

Daily News of: 21/03/2024

Country:  Italy - Autonomous Province of Bolzano

Author: Regional Ombudsman of the Autonomous Province of Bolzano

Article language: it

Aumentano le richieste di consulenza al Centro di tutela contro le discriminazioni. La responsabile Garbin: “Necessari sensibilizzazione e il coraggio civile di intervenire nei casi di discriminazione razzista”.

La Giornata internazionale contro il razzismo, che si celebra il 21 marzo, venne proclamata per la prima volta nel 1966 dalle Nazioni Unite. Sullo sfondo, la sanguinosa repressione di una manifestazione pacifica contro il regime di apartheid in Sudafrica, in cui avevano perso la vita 69 persone.

"Questa giornata ci ricorda che dobbiamo lottare contro il razzismo ogni giorno, perché fa parte della vita quotidiana di molte persone di colore", afferma Priska Garbinresponsabile del Centro di tutela contro le discriminazioni: “Ciò risulta anche dall'aumento delle richieste di consulenza”. Tuttavia, tali richieste sono solo la punta dell'iceberg, poiché il razzismo non sempre risulta palese, ma spesso è nascosto e sottile. Va detto poi che molte persone non si rendono conto che la discriminazione razzista è vietata dalla legge e che ci sono modi per agire contro di essa. “Ma i divieti legali da soli non bastano”, prosegue Garbin: “Sono necessari la sensibilizzazione e il coraggio civile della popolazione di intervenire nei casi di discriminazione razzista”. "Quasi peggio della discriminazione razzista in sé, infatti, spesso è il modo in cui le persone si voltano dall'altra parte e il silenzio di chi vi assiste", afferma Bassamba Diaby, vicepresidente della Consulta del Centro per la tutela contro le discriminazioni.

“Il colore della pelle o il nome di una persona non dicono nulla di lei. Tuttavia, spesso verso noi persone di colore c’è un’iniziale diffidenza, o un atteggiamento contraddistinto da pregiudizi generalizzati”, così ancora Diaby: “Questo fa male e non può essere accettato. Per questo mi impegno da sempre per una società inclusiva, in cui la dignità di ogni persona venga rispettata”.

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