“Più garanzie per i diritti dei cittadini”: la parola a Corecom e Difensore civico

Date of article: 16/02/2024

Daily News of: 21/02/2024

Country:  Italy - Emilia-Romagna

Author: Regional Ombudsman of Emilia-Romagna

Article language: it

“Il Difensore civico e il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), organi di garanzia della Regione che garantiscono servizi a tutela dei cittadini in forma gratuita, sono un importante presidio democratico a difesa dei diritti specie dei più deboli che va valorizzato e rafforzato”.

È il messaggio che esce dall’incontro promosso dal Difensore civico e dal Corecom dell’Emilia-Romagna per far conoscere l’attività in ambito di controversie con enti pubblici e con soggetti privati che offrono un servizio pubblico, come, ad esempio, i gestori della telefonia (il Corecom) e i gestori di acqua, luce e gas (il Difensore civico), tenutosi oggi a Bologna nella sede dell’Assemblea legislativa.

Ad aprire i lavori il Difensore civico dell’Emilia-Romagna, Guido Giusti: “Il Difensore civico è un organo di facile accesso, totalmente gratuito, che opera a garanzia dei diritti e degli interessi dei cittadini nei confronti dell’amministrazione pubblica e di tutti quei soggetti, anche privati, che svolgono una funzione pubblica o di pubblico interesse, come, ad esempio, i gestori di acqua, luce e gas.Nel 2023 le istanze pervenute al Difensore civico dell’Emilia-Romagna sono state 766; di queste, 456 quelle istruite perché di competenza e 416 quelle concluse. Nei giorni scorsi si è riunito per la prima volta in Emilia-Romagna, a Bologna, il Coordinamento nazionale dei difensori civici”.

Per il presidente del Coordinamento nazionale dei difensori civici, Marino Fardelli “l’obiettivo è quello di superare, con anche la persuasione, quel muro che a volte separa il cittadino dalle pubblica amministrazione. La figura del difensore civico è diffusa in tutta Europa, ma solo in Italia la nomina avviene a livello locale: un limite che patiamo a livello internazionale. Serve, quindi, rafforzare il Coordinamento nazionale dei difensori civici”.

Dopo Fardelli, sull’evoluzione delle competenze dell’istituto, è intervenuta Gianna Morandi, Difensore civico della Provincia autonoma di Trento.

Sull’attività del Corecom è intevenuto il vicepresidente Giorgio Tonelli: “Il Corecom, estensione locale dell’Agcom, vigila sul sistema delle comunicazioni regionale e opera anche per assicurare il rispetto delle norme, a partire dalla parità d’accesso durante le campagne elettorali. Inopltre, interviene nelle controversie tra i gestori dei servizi di telecomunicazioni e gli utenti”. “Nel 2023 – riferisce Tonelli – le istanze di conciliazione (primo grado) pervenute al Corecom sono state 4.781, di cui 3.298 concluse con accordo, con 1.139.195 euro riconosciuti ai cittadini. Mentre le istanze di definizione (secondo grado) sono state 459, con 345 accordi conclusi in udienza, per 393.037 euro riconosciuti ai cittadini, i provvedimenti di definizione sono stati invece 67, per 54.654 euro di somme riconosciute”.

“Nel perseguire l’obiettivo di promuovere una società basata sui principi della giustizia e dell’equità – ha affermato la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti – è fondamentale riconoscere e sostenere il lavoro di questi organi di garanzia, che rappresentano un baluardo contro l’arbitrarietà e l’ingiustizia, per la pacificazione sociale”. “Queste due strutture, nel corso degli anni, hanno sviluppato competenze sempre più estese, fino a creare un ponte tra i cittadini e le amministrazioni pubbliche. Parliamo di forme di tutela gratuite, di facile accesso”, ha proseguito la presidente. “L’Assemblea legislativa – ha concluso Emma Petitti – mette al centro i diritti fondamentali dei cittadini, la cui promozione e la cui tela sono un valore strategico condiviso da tutte le forze politiche. Anche per questo Corecom e Difensore civico costituiscono un pilastro fondamentale del nostro sistema democratico”.

“Le strutture di garanzia, a partire dal Difensore civico e il Corecom, non sono solo strumenti utili a dirimere controversie per cittadine e cittadini, ma un punto di riferimento per la costruzione di politiche regionali”, interviene poi il presidente della commissione assembleare di Parità, Federico Amico. “Con la commissione che presiedo, che ha rapporti costanti con i due organi, possiamo mettere a disposizione la tutela dei diritti per tutte e tutti”.

A chiudere i lavori Gianluca Gardini, docente di diritto amministrativo all’Università di Ferrara, che in Emilia-Romagna ha guidato sia Difesa civica sia Corecom: “Gli organi di garanzia devono essere imparziali, sono dei sensori sui territori, a contatto diretto con i cittadini, uno strumento concreto per l’Assemblea legislativa e per questo devono essere valorizzati”. Con Corecom e Difensore civico, ha precisato, “si valorizza la partecipazione dal basso. Parliamo di istituti che il cittadino comprende in quanto risolvono i loro problemi concreti e, per giunta, in modo gratuito”.

Fra i relatori all’incontro anche Nicola Posteraro, docente di diritto amministrativo all’Università degli studi di Milano, Marco Magri, docente di diritto amministrativo all’Università di Ferrara, Marco Macchia, docente di diritto amministrativo all’Università di Roma Tor Vergata, e Marina Caporale, docente di diritto amministrativo all’Università di Modena e Reggio Emilia.

All’incontro, inoltre, sono stati presentati i volumi “Contributo allo studio della difesa civica quale strumento di risoluzione alternativa delle controversie”, di Nicola Posteraro, e “I Comitati regionali per le comunicazioni: riding two horses at once?”, di Marco Macchia.

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Nuova panoramica sulla situazione carceraria. Il Garante: " non abbassare la guardia"

Date of article: 13/02/2024

Daily News of: 13/02/2024

Country:  Italy - Marches

Author: Garante regionale dei diritti della persona (Regional Ombudsman of Marches)

Article language: it

Giulianelli si sofferma anche su quanto accaduto negli ultimi giorni a Marino del Tronto di Ascoli Piceno e ribadisce la necessità di monitorare costantemente le singole realtà

“Situazione stazionaria negli istituti penitenziari marchigiani, con la conferma di un significativo sovraffollamento a Montacuto e Villa Fastiggi e l’ormai cronica carenza di personale”. Lo conferma il Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, presentando nuovi e più dettagliati dati.
Contemporaneamente non manca di soffermarsi sugli ultimi episodi registrati negli istituti, fino a quello verificatosi presso la Casa circondariale di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno.
“Purtroppo – evidenzia – dall’inizio dell’anno negli istituti si sono accavallate molte situazioni negative, alcune meno gravi di altre, ma pur sempre preoccupanti e da non sottovalutare. Questo impone di non abbassare la guardia e di vigilare costantemente”.

Al 31 gennaio 2024 (Report mensile del Ministero di Giustizia – Dipartimento amministrazione penitenziaria) risultano complessivamente presenti 902 (294 stranieri e 23 donne) detenuti, per una capienza di 837 unità.
Nel computo complessivo va sempre tenuto in considerazione che un’ala della Casa di reclusione di Fossombrone risulta ancora chiusa per i lavori di ristrutturazione.
In generale sono 701 i detenuti con condanna definitiva, 118 in attesa di primo giudizio, 82 con condanna non definitiva (40 appellanti, 31 ricorrenti, 11 misti), 36 in semilibertà (di cui 5 stranieri).
In base ai dati forniti dal Prap di Emilia Romagna e Marche gli agenti di Polizia effettivamente in servizio sono 587, mentre quelli previsti 771.
Quattro i responsabili dell’area trattamentale (uno per tutti e due gli istituti del capoluogo regionale, mentre questa figura non risulta essere presente a Fermo)
I funzionari giuridico pedagogici, titolari del trattamento rieducativo, in servizio effettivo sono 17, previsti 24. Per tutti gli istituti gli psicologi sono 17.
Andando ad un esame per singola struttura, a Montacuto le presenze risultano pari a 324 unità (112 stranieri) su una capienza regolamentare di 256, gli agenti in servizio 125, previsti 176. A Barcaglione 93 detenuti (37) su 100 posti disponibili, 56 agenti su 67.
Per quanto riguarda Marino del Tronto di Ascoli Piceno i detenuti sono 94 (22) su 103 posti con 133 agenti su 162 previsti; a Fermo 53 (19) su 43, 45 agenti su 49; a Villa Fastiggi di Pesaro 252 (102 stranieri e 23 donne) su una capienza di 153, con 141 agenti su 188 previsti.
Infine, Fossombrone con 86 detenuti di cui 2 stranieri per 182 posti disponibili. Gli agenti in questo caso sono 87 su 129 previsti.
Per quanto riguarda l’area trattamentale i funzionari giudico pedagogici in servizio effettivo per Montacuto e Barcaglione sono 6 rispetto agli 8 previsti, mentre 5 risultano essere gli psicologi.
Ad Ascoli Piceno 3 funzionari presenti (su 3 previsti) e uno psicologo; a Fermo 2 (3) e 2 psicologi; a Villa Fastiggi 3 (4) e 6 psicologi; a Fossombrone 3 (6) e 3 psicologi.
Da ultimo il quadro dell’unica Rems (Residenza delle misure di sicurezza) regionale, ubicata a Macerata Feltria. La struttura è accreditata dalla Regione Marche in regime residenziale per 20 posti letto e al 31 dicembre ospitava 24 persone (22 uomini e due donne) di età compresa tra i 23 e i 62 anni. Attualmente in lista di attesa ce ne sono 11.

A.Is.

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Organi di garanzia tra realtà e potenzialità delle tecniche di tutela, se ne parla venerdì in Sala Fanti

Date of article: 09/02/2024

Daily News of: 13/02/2024

Country:  Italy - Emilia-Romagna

Author: Regional Ombudsman of Emilia-Romagna

Article language: it

Appuntamento il prossimo in Viale Aldo Moro 50 con un programma ricco di spunti per parlare delle potenzialità delle tecniche di tutela. L'iniziativa, promossa dal Difensore civico regionale in collaborazione con il Corecom, affronterà in due sessioni distinte prospettive e orizzonti di riforma della Difesa civica e i temi del pluralismo, indipendenza e garanzie per il cittadino. 

Apriranno i lavori la Presidente dell'Assemblea legislativa Emma Petitti e il Presidente della Commissione Parità Federico Amico.

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Per "Noi giochiamo a sitting volley" anche 200 disegni dei bambini

Date of article: 08/02/2024

Daily News of: 09/02/2024

Country:  Italy - Marches

Author: Garante regionale dei diritti della persona (Regional Ombudsman of Marches)

Article language: it

Realizzati in alcune scuole elementari di Ancona sono stati presi in visione da un’apposita commissione. Le classi vincitrici saranno premiate nel corso di una prossima iniziativa. Il progetto è nato dalla collaborazione tra Garante, il Comune di Ancona e Scuola di Pallavolo Fermana

Per il progetto “Noi giochiamo a Sitting Volley” non solo attività sportiva, ma anche oltre duecento disegni realizzati dai bambini di alcune scuole di Ancona. Ad esaminarli un’apposita commissione che, riunitasi nei giorni scorsi, ne ha scelti 22 su 11 classi partecipanti. Per ognuna di queste l’approvazione è andata rispettivamente agli elaborati proposti da un bambino e da una bambina per sancire, anche in questo caso, la parità di genere. Tema centrale quello della disabilità attraverso l’interpretazione dei più piccoli.
Il progetto sul sitting volley ha trovato attuazione lo scorso mese di dicembre ed è nato dalla collaborazione tra il Garante Giancarlo Giulianelli, il Comune di Ancona e la Scuola di Pallavolo Fermana con l’obiettivo di promuovere l’inclusione attraverso un’attività sportiva pensata per essere praticata anche dalle persone con disabilità.
Nell’ambito dell’iniziativa, rivolta ai ragazzi in età compresa tra 8 e 14 anni, lezioni in palestra, video didattici, un corso di formazione per insegnanti di motoria e tutor scolastici, un torneo nonché la partecipazione alle Finali di Coppa Italia Maschile di Sitting Volley.
E proprio da questa esperienza complessiva è nata l’idea di raccogliere i disegni dei bambini. Le classi vincitrici saranno premiate prossimamente attraverso un apposito momento di confronto e riceveranno in dono dei buoni per l’acquisto di materiale sportivo.
Della Commissione esaminatrice, presieduta da Lucia Burchiani (Referente del progetto “Tutti insieme per lo sport”), fanno parte Annalisa Marinelli, Albarosa Talevi (Ufficio Garante regionale), Ornella Guglielmino (Comune di Ancona), Lorenzo Giacobbi (Scuola di Pallavolo Fermana), Tarcisio Pacetti (Comitato Italiano Paralimpico), Stefania Marini (Federazione Italiana Pallavolo).

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Castel Ivano si è convenzionato con il servizio di difesa civica provinciale: è il 137esimo iscritto (su 166 Comuni)

Date of article: 06/02/2024

Daily News of: 07/02/2024

Country:  Italy - Autonomous Province of Trento

Author: Regional Ombudsman of the Autonomous Province of Trento

Article language: it

Il Difensore civico provinciale è incardinato presso Palazzo Trentini. Castel Ivano è nato nel 2016 dalla fusione di Strigno, Spera e Villa Agnedo

Questa mattina il 137° municipio trentino - sul totale di 166 - si è convenzionato con il servizio gratuito di difesa civica provinciale. Alberto Vesco, sindaco di Castel Ivano in Valsugana, è stato ricevuto da Claudio Soini, che in quanto presidente del Consiglio provinciale di Trento - presso il quale opera ed è incardinato il Difensore civico provinciale - ha condiviso la necessaria firma di convenzionamento. Castel Ivano è un Comune costituito nel 2016 in seguito alla fusione dei comuni di Strigno, Spera e Villa Agnedo. Tra Vesco e l'ex sindaco di Ala Soini c'è stata l'occasione per un cordiale confronto sulle tematiche che più interessano e preoccupano i primi cittadini della nostra provincia, dibattuti e affrontati in questo momento anche presso il Consiglio delle Autonomie locali.​​

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