“Non si puo’ continuare a morire di carcere e in carcere”

Date of article: 17/04/2024

Daily News of: 19/04/2024

Country:  Italy - Marches

Author: Garante regionale dei diritti della persona (Regional Ombudsman of Marches)

Article language: it

Appello lanciato dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà e giornata nazionale dedicata ad una riflessione generale proprio sui suicidi e sulle morti negli istituti penitenziari italiani

Interventi urgenti per arginare i suicidi in carcere. Piena adesione del Garante regionale delle Marche all’appello lanciato dalla Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà personale e alla giornata nazionale, fissata per il 18 aprile, dedicata ad una riflessione generale proprio sui suicidi e sulle morti negli istituti penitenziari italiani. L’appello è rivolto al ministero della Giustizia, all’Amministrazione penitenziaria, ai membri di Camera e Senato e alla società civile, ad un mese esatto dalle dichiarazioni del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che, ricevendo il corpo della Polizia penitenziaria, ha ribadito l’importanza di interventi urgenti per frenare questa emergenza.

Nel testo vengono richiamate diverse problematiche che vanno dal sovraffollamento alla necessità di incentivare le attività trattamentali e gli interventi di carattere sanitario, nonché i rapporti con i familiari e con il volontariato. In primo piano la richiesta di un maggior numero di misure alternative alla detenzione rendendo efficiente ed efficace la Giurisdizione di Sorveglianza, anche destinando maggiori risorse. Come viene ricordato, sono diverse migliaia i detenuti con una condanna definitiva inferiore o pari a tre anni di reclusione.

Nella giornata del 18 verranno ricordati, inoltre, i nomi dei detenuti che si sono uccisi o sono morti per malattia ed altre cause e quelli degli agenti di Polizia penitenziaria che si sono tolti la vita nel corso dei primi mesi del 2024.

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"Il Difensore civico ha il compito di favorire il dialogo tra cittadini e amministrazioni", il Difensore in Aula con i ragazzi dell’IPSIA Primo Levi di Parma

Date of article: 12/04/2024

Daily News of: 16/04/2024

Country:  Italy - Emilia-Romagna

Author: Regional Ombudsman of Emilia-Romagna

Article language: it

“Perché i cittadini si rivolgono al Difensore civico? Per quale tipo di soprusi? Quale lamentela l’ha colpita di più?”. Sono alcune delle domande protagoniste del vivace scambio che questa mattina il Difensore civico regionale Guido Giusti ha avuto in Aula consiliare con i ragazzi e le ragazze dell’IPSIA Primo Levi di Parma, nell’ambito di Porte Aperte in Assemblea, organizzata dell’Area cittadinanza attiva dell’Assemblea legislativa. 

Lo scambio è proseguito con domande e risposte che hanno dato ai ragazzi la possibilità di conoscere meglio l’istituto del Difensore civico e come funziona. “I cittadini più giovani si sono rivolti al mio ufficio soprattutto per problemi legati ai trasporti pubblici - ha risposto l’avvocato Giusti ad uno studente che gli domandava se anche i giovani chiedono aiuto alla difesa civica – oltre ai ritardi e alla soppressione delle fermate, ora accade spesso che vi siano malfunzionamenti ai validatori per le carte contactless che impediscono di pagare correttamente e possono dar luogo a sanzioni illegittime”

“Il Difensore civico svolge, tra le altre, anche una funzione di mediazione, favorendo il dialogo e la collaborazione tra cittadini e le amministrazioni pubbliche”. 

L’istituto del Difensore civico ha origini lontane: nasce nel 1809 in Svezia con il nome di Ombudsman che significa proprio “rappresentante del popolo - ha raccontato in chiusura Giusti ai ragazzi – e poi si è diffuso capillarmente in tutto il mondo”

 

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I Difensori Civici delle Regioni e Province Autonome italiane incontrano Papa Francesco.

Date of article: 11/04/2024

Daily News of: 12/04/2024

Country:  Italy

Author: Italian National Coordination of Regional and Autonomous Provinces Ombudsman Institutions

Article language: it

Nella giornata di mercoledì 10 aprile, i Difensori Civici delle Regioni e delle Province autonome italiane hanno avuto l’occasione di incontrare Papa Francesco e di consegnargli un dono speciale. Il dono è stato accompagnato da una dedica che sottolinea il profondo rispetto per il costante impegno del Santo Padre nel richiamare il concetto di dignità per tutti i popoli.

Marino Fardelli, Presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici italiani e Difensore civico del Lazio, ha espresso gratitudine per l’opportunità e ha voluto ringraziare tutti i colleghi Difensori civici delle Regioni e delle Province autonome italiane, nonché il Presidente della Conferenza delle Assemblee legislative italiane, Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio regionale del Lazio, per aver condiviso questa significativa giornata per la difesa civica italiana.

In una dichiarazione, Fardelli ha commentato: “È stato un momento di grande onore e responsabilità per noi Difensori civici italiani. Ringrazio tutti i colleghi per il loro impegno costante e il Presidente Aurigemma per il suo sostegno. Il gesto simbolico verso Sua Santità, Papa Francesco, riflette l’impegno dei Difensori civici italiani nel difendere i diritti e la dignità di tutti i cittadini, un impegno che continuerà ad essere al centro della loro missione”.

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Lavori Consiglio: Veronika Meyer è la nuova Difensora civica

Date of article: 11/04/2024

Daily News of: 12/04/2024

Country:  Italy - Autonomous Province of Bolzano

Author: Regional Ombudsman of the Autonomous Province of Bolzano

Article language: it

È ripresa nel pomeriggio la procedura di elezione del nuovo Difensore civico/della nuova Difensora civica, dopo che nelle tre votazioni svolte questa mattina nessuno dei candidati - Paolo Cattaruzza Dorigo, Veronika Meyer e Martin Wenter - aveva raggiunto la maggioranza qualificata dei ¿ prevista dalla legge provinciale 11/2020. Nella quarta votazione, Meyer ha ottenuto 25 voti, risultando quindi eletta nuova Difensora civica dell’Alto Adige (3 schede bianche, 2 per Wenter, 3 per Franz Locher, 1 per Arno Kompatscher).

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Il disagio psicologico negli istituti penitenziari delle Marche

Date of article: 10/04/2024

Daily News of: 11/04/2024

Country:  Italy - Marches

Author: Garante regionale dei diritti della persona (Regional Ombudsman of Marches)

Article language: it

Il quadro della situazione illustrato dal Garante regionale Giancarlo Giulianelli nel corso di una conferenza stampa. In primo piano la carenza di personale sanitario per affrontare le criticità

Disagio psicologico, patologie psichiatriche, atti di autolesionismo. Uno spaccato della realtà all’interno degli istituti penitenziari che desta preoccupazione e induce a una riflessione di più ampio respiro, come quella proposta dal Garante Giancarlo Giulianelli nel corso della conferenza stampa per fare il punto della situazione.
“Non basta più accendere i riflettori – dice – soltanto quando si è al cospetto di gesti estremi. Non basta più semplicemente fotografare, occorre intervenire. Ma al momento ci troviamo in una situazione di profondo stallo, con notizie che rischiano di aggravarla ancora di più”.
In base al monitoraggio effettuato dal Garante le patologie più diffuse, soprattutto negli istituti maggiori, sono quelle psichiatriche (diversi anche i detenuti in terapia psicotropa) e a seguire le problematiche cardiovascolari, respiratorie, osteoarticolari. Ovviamente le tossicodipendenze hanno una loro rilevanza come pure i tentativi di suicidio e si registrano diversi scioperi della fame. Nota dolente, come evidenziato da Giulianelli, sugli atti di autolesionismo, con un picco di 187 nel 2023 a Montacuto.
Una situazione generale resa ancora più fluida dai trasferimenti dei detenuti con ingressi che, oltre a rendere oscillante il sovraffollamento, possono introdurre nuove patologie, nuovi casi di disagio che non sempre sono individuabili fin da subito (e anche su tale aspetto il Garante intende attivare un monitoraggio specifico).

L’ASSISTENZA NEGLI ISTITUTI

I dati Prap (Provveditorato per l’amministrazione penitenziaria) di Emilia Romagna e Marche indicano che al 31 dicembre 2023 erano presenti complessivamente negli istituti penitenziari 17 psicologi (5 per Montacuto e Barcaglione, uno Marino del Tronto, 2 Fermo, 3 Fossombrone, 6 Villa Fastiggi) e 17 funzionari per il giuridico pedagogico dell’ area trattamentale (6 per Montacuto e Barcaglione, 3 Marino del Tronto, 2 Fermo, 3 Fossombrone e 3 Fermo) con quattro responsabili (uno per entrambe le strutture di Ancona e nessuno a Fermo).
Detto questo, il problema dei problemi resta quello dell’assistenza, della presenza di personale adeguato che rischia di assottigliarsi sempre di più. E’ delle ultime settimane una nota che il Prap di Emilia Romagna e Marche ha fatto pervenire al Ministero della Giustizia. A causa di un ulteriore taglio dei fondi a disposizione, infatti, si prospetta una riduzione di ore per l’assistenza psicologica mensile dei detenuti, con una media di circa 20 minuti per ognuno.
Andando ai dati evidenziati dal Prap, per quanto riguarda le Marche, Barcaglione e Montacuto avrebbero a disposizione 149 ore a fronte di 416 detenuti, Villa Fastiggi 112 per 244, Marino del Tronto 58 per 92, Fossombrone 34 per 85; Fermo 35 per 57.
“Non possiamo che condividere – sottolinea Giulianelli – la preoccupazione esternata dal Provveditore Gloria Manzelli. Abbiamo rappresentato più volte le innumerevoli criticità legate alla carenza di personale sanitario negli istituti penitenziari, anche a fronte di un aumento del disagio psicologico. L’ulteriore riduzione delle ore per quanto riguarda l’assistenza andrebbe ad aumentare le problematiche esistenti”.
E il Garante ribadisce il suo appello affinché si crei una nuova alleanza per fronteggiare la situazione. “Chi ha il potere di farlo agisca. Le carceri non possono essere considerate – aggiunge – l’ultimo dei problemi di questo Paese. Tutt’altro. Maggiore attenzione, più personale in tutti i settori, ambienti strutturalmente idonei, incremento delle attività trattamentali in grado di riempire il vuoto che circonda il detenuto e, quando possibile, lo aiuti anche sul versante dell’attività lavorativa al momento del fine pena”.

LE PRESENZE AL 31 MARZO 2023

Aggiornamento presenze negli istituti penitenziari marchigiani (Report mensile del Ministero di Giustizia – Dipartimento amministrazione penitenziaria). Al 31 marzo 2024 risultavano complessivamente presenti 892 (288 stranieri e 21 donne) detenuti, per una capienza di 837 unità. Ne risultano 705 con condanna definitiva, 105 in attesa di primo giudizio, 81 con condanna non definitiva. Andando ad un esame per singola struttura, a Montacuto le presenze sono pari a 323 unità (109 stranieri) su una capienza regolamentare di 256. A Barcaglione 98 detenuti (40) su 100 posti disponibili. Per quanto riguarda Marino del Tronto di Ascoli Piceno i detenuti sono 89 (21) su 103; a Fermo 53 (18) su 43; a Villa Fastiggi di Pesaro 245 (98 stranieri e 21 donne) su una capienza di 153. Infine, Fossombrone con 84 detenuti di cui 2 stranieri per 182 posti disponibili. La minor presenza è dovuta, come sempre ai lavori di ristrutturazione.
Sul versante degli agenti di Polizia penitenziaria ne risultano presenti 125 (su 176 previsti) a Montacuto, 56 (su 67) a Barcaglione, 133 (su162) a Marino del Tronto, 45 (su 49) a Fermo, 87 (su 129) a Fossombrone e 141 (su188) a Pesaro.

LA REMS DI MACERATA FELTRIA

Per quanto riguarda la Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Macerata Feltria, gli ospiti presenti all’8 aprile del corrente anno risultano 24 (22 uomini e due donne) con una fascia di età compresa tra i 23 e i 62 anni. Tredici persone sono in attesa di poter accedere alla struttura. All’interno della Rems operano diverse figure professionali, tra direttore sanitario, coordinatore, responsabile medico psichiatra, medici , coordinatore infermieristico, infermieri, educatori professionali e operatori socio sanitari.

A.Is.

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