El Síndic investiga la intervención de las administraciones en el caso del bebé maltratado en Barcelona

Date of article: 09/07/2015

Daily News of: 09/07/2015

Country:  Spain - Catalonia

Author: Regional Ombudsman of Catalonia

Article language: es

El objetivo del Síndic es comprobar si ha habido signos en el bebé o en el entorno familiar no detectados por parte de los servicios o las administraciones y que hubiesen podido evitar este maltrato

El Síndic se ha dirigido a los departamentos de Salud y Bienestar y Familia, y a los Servicios Sociales del Ayuntamiento de Barcelona

El Síndic ha abierto una actuación de oficio tras tener conocimiento del ingreso en la UCI pediátrica del Hospital de la Vall d’Hebron de un bebé de 28 días por supuestos malos tratos continuados por parte de sus progenitores. Con esta actuación, el Síndic se propone supervisar la intervención de las diferentes administraciones implicadas en la prevención y la protección del maltrato infantil y valorar el funcionamiento de los protocolos de coordinación existentes, con el objetivo de comprobar si ha habido signos previos no detectados adecuadamente por parte de los profesionales que han intervenido y que hubieran podido evitar este maltrato y sus consecuencias. La Convención de las Naciones Unidas sobre los derechos del niño establece la obligación de los estados de proteger al niño contra todas las formas de violencia física o mental mientras esté bajo la guarda de sus padres, tutores legales o de cualquier otra persona que lo tenga a su cargo. En Cataluña, la Ley 14/2010, sobre los derechos y las oportunidades en la infancia y la adolescencia, establece la obligación de los poderes públicos de tomar todas las medidas necesarias para proteger a los niños y a los adolescentes de cualquier forma de maltrato.

Esta ley también alude a la responsabilidad de los profesionales y de todos los ciudadanos para la protección de los niños ante los malos tratos y prevé la obligación de las diversas administraciones de colaborar desde sus ámbitos de actuación.

Es preciso recordar que la protección efectiva de los niños frente a la violencia ha sido un motivo de preocupación recurrente del Síndic y una referencia constante en los informes que ha presentado al Parlamento. En Cataluña, según datos del segundo trimestre del año 2014, hay 4.538 niños que viven separados de sus familias por maltrato infantil y con medida protectora de la Administración. En los últimos años, de media, se han detectado más de 800 nuevos casos de maltrato infantil por año, y más de 350 casos de posible maltrato se han detectado en los centros hospitalarios.

En este sentido, el Síndic ha insistido sobre la invisibilidad, aún hoy en día, del maltrato infantil. El fenómeno de la violencia contra los niños y adolescentes en buena medida es aún poco visible y no ha sido hasta hace pocas fechas que se ha ido tomando conciencia de la corresponsabilidad en la intervención protectora contra los malos tratos infantiles tanto desde la sociedad en general como desde los ámbitos profesionales no pertenecientes al sistema de servicios sociales o de protección de la infancia. Es necesario continuar concienciando y formando todavía más a los diversos profesionales de todos los servicios de atención a las personas, ya que las instituciones, los servicios y los profesionales del sistema de bienestar que tratan a los niños son los agentes fundamentales que pueden detectar los primeros indicios de una crianza inadecuada, de carencias en la atención o de malos tratos de cualquier tipo.

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AGCM, AEEGSI e IVASS insieme per la tutela dei consumatori su polizze abbinate alle forniture di energia ed acqua

Date of article: 09/07/2015

Daily News of: 09/07/2015

Country:  Italy

Author: Regional Ombudsman of Tuscany

Article language: it

Gli uffici dell’Antitrust, dell’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico e dell’IVASS hanno avviato una analisi tecnica congiunta - su un campione di 20 pacchetti commerciali (offerti da 13 compagnie di assicurazione e 19 operatori dei settori energetico e idrico) che combinano polizze assicurative e fornitura di energia elettrica, gas o acqua – volta a verificare il livello di correttezza e trasparenza di queste offerte e l’effettivo rispetto dei diritti dei consumatori.

L’iniziativa fa seguito agli esiti dall’indagine “Sei assicurato e forse non lo sai” svolta dall’IVASS nei mesi scorsi, da cui era emerso un fenomeno di polizze abbinate a servizi e prodotti di vario genere, con possibili profili di criticità per i consumatori legati alle modalità dell’offerta, alla conoscenza effettiva dell’esistenza della polizza e alla sua conseguente azionabilità in caso di bisogno.

L’insieme delle informazioni raccolte dagli uffici delle tre Authority mira innanzitutto a quantificare la dimensione e a chiarire le caratteristiche complessive del nuovo e crescente fenomeno delle offerte che abbinano forniture di servizi energetici o idrici a prodotti assicurativi.

Contestualmente, si sta valutando il rispetto puntuale, da parte degli operatori e delle imprese di assicurazione, della normativa vigente (in particolare del Codice del Consumo) e della regolazione settoriale. Ad esempio, le informazioni richieste agli operatori vertono su elementi quali l’adeguata informazione del cliente finale, il rilievo del rischio assicurato, l’eventuale presenza di clausole vessatorie.

Tra le prime evidenze, emerge che sono circa 2 milioni i consumatori in possesso di una polizza abbinata alla fornitura di servizi energetici e idrici. I premi assicurativi raccolti a partire dal lancio delle offerte ammontano a circa 33 milioni di euro.

Il settore dell’energia (elettricità e gas) ha raccolto i maggiori volumi, sia in termini di premi (oltre 28 milioni di euro) sia di assicurati (1,5 milioni). Uno degli operatori del campione analizzato offre una polizza con costo a carico del cliente, pari a circa 70 euro annui per il settore elettrico e 40 euro annui per il settore gas. Negli altri casi (di minore significatività in termini di premi raccolti) le polizze sono presentate come gratuite per l’utente. Nel settore dell’energia le polizze sono offerte ai clienti del mercato libero: nel caso di costo a carico del cliente, sono coperti i guasti agli impianti elettrico (quadro elettrico, interruttore etc.) e gas (“fuga post contatore” sulle tubazioni di alimentazione all’interno dell’abitazione). Le polizze gratuite garantiscono in genere assistenza tecnica presso l’abitazione (invio d’urgenza di idraulici, fabbri e altri professionisti specializzati, spese d’albergo in caso di necessità, etc.). Altre polizze gratuite prevedono il rimborso del costo della bolletta nei casi di perdita di impiego o invalidità/inabilità; si è rilevato anche un caso di polizza che offre soccorso stradale e sostituzione del veicolo.

Nel settore idrico le coperture assicurative del campione analizzato sono invece tutte a pagamento dell’utente, con costi variabili da 3 a 15 euro annui (utenze domestiche). In tale settore sono prevalentemente coperti i consumi anomali risultanti in bolletta e derivanti da perdite occulte di acqua.

Nell’ultimo anno di operatività delle offerte, a fronte di 2 milioni di assicurati, sono state formulate 14.120 richieste di indennizzoL’indice di sinistrosità (rapporto tra richieste di indennizzo e polizze stipulate) è pari, in media, allo 0,2% per il settore idrico e allo 0,9% per il settore energetico; le compagnie di assicurazione hanno respinto il 32,1% delle richieste di indennizzo (33,4% per il settore energetico e 5,8% per il settore idrico) ed hanno sostenuto costi per sinistri per 4,2 milioni di euro (13% dei premi raccolti).

A seguito della verifica congiunta, sono in via di definizione gli opportuni interventi di competenza di ciascuna Autorità finalizzati a garantire che:

a)     la prospettazione delle polizze ai consumatori (rischio assicurato, copertura, esclusioni, modalità di attivazione, recesso) risulti condotta in maniera tale da garantire una scelta consapevole;
b)     le modalità di raccolta delle adesioni alle polizze a pagamento siano corrette;
c)     risulti effettiva la consapevolezza dei consumatori relativa all’esistenza stessa delle garanzie;
d)     sia per i clienti agevole richiedere l’indennizzo e, qualora dovuto, ottenere lo stesso.

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