El Síndic lleva a la Fiscalía y al Defensor del Pueblo un documento oficial con contenido catalanófobo

Date of article: 29/05/2015

Daily News of: 01/06/2015

Country:  Spain - Catalonia

Author: Regional Ombudsman of Catalonia

Article language: es

Se trata de un pasaporte equino registrado con el nombre de "Catalán de mierda" en una base de datos oficial de Castilla-La Mancha

(c) Síndic

El Síndic de Greuges ha recibido una queja en relación con la existencia y circulación de un documento oficial procedente de Ciudad Real con contenido catalanófobo. 

Se trata de un pasaporte equino que identifica al animal con el nombre de "Catalán de mierda"  y está registrado en una base de datos oficial. El organismo responsable de la identificación  y registro de estos documentos es la autoridad competente designada por la administración autonómica pertinente, en este caso la de Castilla-La Mancha, donde está ubicada la agropecuaria de origen del caballo.

Como ha hecho en anteriores ocasiones, y dado que este tipo de lenguaje puede constituir un delito de incitación al odio, el Síndic ha enviado una copia del documento a la Fiscalía del Tribunal Superior de Justicia de Cataluña para que adopte las medidas más apropiadas. En esta ocasión, también ha solicitado a la defensora del pueblo, Soledad Becerril, que investigue la posible implicación de un organismo público de Castilla-La Mancha.

El Síndic también tramitó a la Fiscalía y al Defensor del Pueblo los mensajes contra Cataluña y los catalanes que circulaban por la red social Twitter con motivo de un accidente aéreo en que murieron 150 personas y de un desgraciado incidente en un instituto de Barcelona donde también hubo una víctima mortal.

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"Elementi di valutazione siano sempre visionabili"

Date of article: 29/05/2015

Daily News of: 01/06/2015

Country:  Italy - Emilia-Romagna

Author: Regional Ombudsman of Emilia-Romagna

Article language: it

L’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, che aveva inizialmente negato a una ditta di Bologna la visione dei campioni presentati dagli altri partecipanti a una gara di appalto perché, in base al regolamento interno sull'accesso, “non si tratta di atti amministrativi”, ha invece accolto la richiesta dopo l’intervento del Difensore civico regionale, Gianluca Gardini. Secondo quest'ultimo, infatti, il rifiuto è illegittimo in quanto “il campione presentato è stato oggetto di valutazione nella gara” e quindi “al pari delle schede tecniche deve essere concessa la visione dei campioni”, come sancito sia dal Tar che dal Consiglio di Stato.

Chi partecipa alla gara ha un interesse diretto, concreto e attuale ad accedere a tutta la documentazione inerente alla gara stessa, spiega Gardini nell'atto con cui chiede di “consentire la visione dei campioni presentati dalle imprese partecipanti alla gara di appalto”, che nel caso specifico ha riguardato la fornitura di dispositivi di protezione da radiazioni ionizzanti. Infatti, rimarca il Difensore civico, in una gara di appalto pubblica “ogni elemento oggetto di valutazione presentato dalle imprese partecipanti deve poter essere visionato”.

Secondo l’Azienda ospedaliero-universitario, invece, non costituendo i campioni atti amministrativi, la richiesta si sarebbe configurata “come richiesta di accesso generica preordinata a svolgere un controllo generico sull’attività della pubblica amministrazione”, e per questo motivo da respingere.

Non è dello stesso parere la figura di garanzia dell’Assemblea legislativa regionale, che sul punto cita una sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia, che specificatamente invita le pubbliche amministrazioni a consentire le visioni delle campionature considerandole come documenti, nonché una decisione del Consiglio di Stato, che più genericamente sancisce che “nessun rilievo assume al fine di opporre il diniego all’accesso, la circostanza che l’atto del quale si richiede l’ostensione abbia perduto la consistenza di documento cartaceo”.

Unico impedimento, chiarisce poi il Difensore civico, è la sussistenza di esigenze di tutela del segreto tecnico o commerciale, che però non vengono evidenziate dalle imprese proprietarie dei campioni.

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Landtag in München: Anhörung zum Reformbedarf des bayerischen Petitionswesens

Date of article: 01/06/2015

Daily News of: 01/06/2015

Country:  Germany - Rhineland-Palatinate

Author: Regional Ombudsman of Rhineland-Palatinate

Article language: de

Auf Antrag der Fraktionen FREIE WÄHLER und Bündnis 90/Die Grünen gab es eine Anhörung mit Experten über den Reformbedarf des bayerischen Petitionswesens. Online- und Öffentliche Petitionen waren ebenso Inhalte, wie das Amt des Bürgerbeauftragten und auch die privaten Petitionsplattformen. Dieter Burgard nahm als Bürgerbeauftragter stellvertretend für seine Kollegin und Kollegen aus Deutschland daran teil. In Bayern werden Petitionen in den einzelnen Fachausschüssen und ggfs. im Ausschuss für Eingaben und Beschwerden bearbeitet. Die Institution des Bürgerbeauftragten gibt es dort noch nicht. Dieter Burgard warb für die Schaffung solch einer Stelle auch in Bayern und zeigte auf, dass gerade der persönliche Kontakt, der Ansprechpartner, wichtig ist. Weitere Experten waren Norbert Beck (CDU), vom Petitionsausschuss Landtag von Baden-Württemberg, Klaus Krumfuß (CDU), Vorsitzender des Petitionsausschusses im Niedersächsischen Landtag, Henryk Wichmann (CDU), Petitionsausschussvorsitzender im Landtag Brandenburg, Dr. Thomas Schotten, zuständig für Petitionen und Eingaben im Deutschen Bundestag, Professor Hartmut Bauer, Universität Potsdam und Gregor Hackmack, Gründer von Abgeordnetenwatch und Deutschland-Chef von der privaten Online-Petitionsplattform change.org.

Die Barrierefreiheit für Menschen mit Behinderung stand auch auf der Tagesordnung der 3-stündigen Anhörung, die großes Interesse bei den Abgeordneten, den Landtagsvizepräsidenten und rund 40 Besuchern fand. 

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