Date of article: 12/02/2015
Daily News of: 12/02/2015
Country:
Italy
- Tuscany
Author: Regional Ombudsman of Tuscany
Article language: es
Lucia Franchini scrive agli enti toscani per chiedere, alla luce di una recente sentenza del Consiglio di Stato, se gli Statuti siano stati adeguati, come si rilevino le violazioni e come, nel caso, si intervenga
Firenze – Il Difensore civico regionale Lucia Franchini scrive agli enti toscani per verificare il rispetto della parità di genere. Franchini ha infatti inviato una nota indirizzata tra gli altri al presidente della Regione Enrico Rossi, al presidente del Consiglio regionale Alberto Monaci, al sindaco di Firenze e responsabile del coordinamento della città metropolitana Dario Nardella, ai vertici di Anci e Upi, in cui chiede di verificare gli adempimenti in materia di pari opportunità, anche alla luce di un recente parere del Consiglio di Stato. Il Consiglio di Stato ha infatti stabilito che se non è rispettata la parità di genere, e il sindaco o il presidente della Regione non intervengono a rimuovere la situazione incostituzionale, deve essere nominato un commissario ad acta per la modifica del relativo statuto. Il parere è conseguente alla legge 215/2012 che ha dettato nuove disposizioni volte a promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei Consigli e nelle Giunte degli enti locali e nei Consigli comunali, regionali, nonché nella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni. In particolare, la legge prevede che gli statuti comunali e provinciali stabiliscano norme per assicurare condizioni di pari opportunità tra uomo e donna, e per “garantire”, invece che “promuovere”, la presenza di entrambi i sessi nelle Giunte e negli organi collegiali.
Per questo il Difensore civico regionale si rivolge ai vertici degli enti: “Se è indubbio che i provvedimenti sono applicabili solo a quegli enti che rinnovano i rispettivi consigli o nelle cui giunte intervengono comunque operazioni di surroga – avverte Lucia Franchini -, l'obbligo di adeguamento degli statuti è invece immediato, come emerge chiaramente anche dalla documentazione allegata, che addirittura ipotizza l'attivazione dei poteri sostituivi in caso di inadempienza”. Per il Difensore “si rende dunque necessario verificare se gli enti locali abbiano proceduto ad adeguare i propri statuti” e perciò chiede “se la Regione Toscana e gli altri soggetti in indirizzo abbiano attivato procedure per svolgere tale verifica, e in che termini gli enti in indirizzo intendano attivarsi per garantirne l'attuazione laddove risultino situazioni di violazione”. (cem)