Acto de presentación del Informe Anual 2016

Date of article: 26/01/2017

Daily News of: 26/01/2017

Country:  Spain - Catalonia

Author: Regional Ombudsman of Catalonia

Article language: es

Con el título "La situación de los derechos en Cataluña" el síndic de greuges, Rafael Ribó presentará el Informe Anual 2016 al tejido social y político vinculado al ámbito de los derechos. El acto tendrá lugar en la sede del Síndic, en el paseo de Lluís Companys, 7 de Barcelona, el próximo 1 de febrero de 2017, a las 18 horas y estará conducido por el periodista Ramón Pellicer.

La sesión se centrará en explicar las actuaciones más relevantes llevadas a cabo durante el año 2016, las cifras más destacadas en relación con la labor de defensa de los derechos encomendada a la institución y los retos de futuro. Al acabar su intervención habrá un turno abierto de palabra para que todos los asistentes que lo deseen puedan realizar sus aportaciones.

Esta conferencia será la primera de las cinco que tendrán lugar en las ciudades más importantes de Cataluña (Barcelona, Girona, Lleida, Tarragona y Tortosa) con el objetivo de acercar la institución al territorio y de conocer mejor las inquietudes de las entidades.

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Il Difensore civico: “Con le nuove regole più facile ‘curiosare’ negli atti della Pa"

Date of article: 26/01/2017

Daily News of: 26/01/2017

Country:  Italy - Emilia-Romagna

Author: Regional Ombudsman of Emilia-Romagna

Article language: it

Diventa effettivo anche in Italia il diritto alle informazioni amministrative, già da tempo conosciuto nell’ordinamento dell’Unione europea e negli ordinamenti nazionali di derivazione anglosassone. Scade infatti oggi il termine concesso alle pubbliche amministrazioni per adeguarsi alle nuove regole sull’accesso civico, il cosiddetto Foia (Freedom of information act), introdotto dal decreto legislativo 97 del 2016.

Lo scopo della nuova disciplina – che trova fondamento nella legge delega Madia – è quello di creare un’amministrazione più trasparente, vicina ai cittadini e aperta a forme diffuse di controllo da parte dei privati. “Il nuovo accesso civico- afferma il Difensore civico regionale Gianluca Gardini, figura di garanzia dell’Assemblea legislativa– apre le porte a un rapporto pubblico-privato orientato alla conoscenza, all’accessibilità totale e alla prevenzione ‘dal basso’ dei fenomeni corruttivi”. Singoli cittadini, associazioni, imprese e giornalisti, continua Gardini, “potranno quindi rivolgersi all’amministrazione per conoscere, ad esempio, quanti soldi il Comune abbia speso per il rifacimento di una strada o di una piazza pubblica, che tipi di investimenti abbiano fatto le società partecipate dagli enti locali e regionali, quanti soldi pubblici siano stati spesi per la contribuzione nei buoni pasto delle mense scolastiche e a chi e a quali cifre siano dati in locazione o venduti gli immobili pubblici”.

Dal punto di vista dei cittadini, riveste sicuramente un ruolo importante il Difensore civico regionale che – nelle ipotesi di amministrazioni regionali o locali – assume le vesti di organo di garanzia: in caso di mancata risposta o rifiuto da parte dalla pubblica amministrazione i cittadini potranno presentare ricorso al Difensore civico, il quale entro trenta giorni dovrà pronunciarsi e comunicare all’ente coinvolto l’eventuale illegittimità della decisione. Decisione che la pubblica amministrazione potrà confermare entro i successivi trenta giorni, in caso contrario l’accesso si riterrà consentito. “Una possibilità gratuita per il privato in alternativa al giudice amministrativo – evidenzia Gardini – per tutelare il diritto del cittadino a entrare a conoscenza del patrimonio informativo in possesso dell’amministrazione”. Il Foia, prosegue il Difensore civico, “riconosce pertanto ai cittadini il diritto a ‘curiosare’ nell’attività dell’amministrazione senza che quest’ultima possa opporre il limite della mancanza di interesse da parte del richiedente. Una svolta decisiva nei rapporti tra pubblico e privato che tuttavia rischia di creare non pochi problemi alle amministrazioni, sia dal punto di vista organizzativo sia nel bilanciare esigenze di trasparenza e riservatezza”. Non a caso, sottolinea Gardini, “l’amministrazione ha avuto cinque anni di tempo per adeguarsi alla disciplina sul Foia (a differenza dei soli sei mesi concessi dal decreto 97/2016). Occorrerà pertanto dotarsi di strutture adeguate e capaci di garantire decisioni coerenti con il dettato normativo, assicurare il fine ultimo di ‘apertura della pubblica amministrazione verso i cittadini’, interpretando i limiti previsti in modo non eccessivamente rigido e, soprattutto, definire la relazione tra i diversi strumenti di accesso attualmente vigenti (accesso documentale, accesso civico vecchio, nuovo accesso civico) al fine di evitare che la confusione applicativa affossi definitivamente le aspirazioni di trasparenza”.

A differenza dell’accesso riconosciuto dalla legge 241 del 1990, il nuovo accesso civico non presuppone infatti alcuna legittimazione specifica da parte del richiedente. Per questo, chiunque potrà ora rivolgersi all’amministrazione per conoscere un dato o per ottenere un documento, a prescindere da una specifica motivazione. Inoltre, il nuovo accesso civico si distingue decisamente dall’accesso già previsto dalla normativa anticorruzione (decreto legislativo 33 del 2013), comunque rimasto in vigore, poiché riguarda documenti e dati “ulteriori” rispetto a quelli già oggetto degli obblighi di pubblicazione nei siti web della pubblica amministrazione.

(Cristian Casali)

 

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Exhibitionistische Handlungen

Date of article: 25/01/2017

Daily News of: 26/01/2017

Country:  Germany

Author: Federal Committee on Petitions of Germany

Article language: de

Berlin: (hib/HAU) Der Petitionsausschuss unterstützt die Forderung, den Paragraf 183 des Strafgesetzbuches (StGB) (Exhibitionistische Handlungen) geschlechtsneutral zu formulieren. In der Sitzung am Mittwochmorgen beschlossen die Abgeordneten einstimmig, eine dahingehende Petition dem Bundesministerium der Justiz und für Verbraucherschutz als Material zu überweisen sowie den Fraktionen des Bundestags zur Kenntnis zu geben.

Zur Begründung ihrer Eingabe führen die Petenten an, die gegenwärtige Beschränkung des aufgeführten Paragrafen auf Männer sei mit dem in Artikel 3 Absatz 2 des Grundgesetzes (GG) verankerten Gleichheitssatzes nicht vereinbar. Im Paragraf 183 StGB heißt es derzeit in Absatz 1: "Ein Mann, der eine andere Person durch eine exhibitionistische Handlung belästigt, wird mit Freiheitsstrafe bis zu einem Jahr oder mit Geldstrafe bestraft." Die Petenten schreiben, der Umstand, dass exhibitionistische Handlungen im Sinne des Paragrafen 183 StGB erfahrungsgemäß nur von Männern begangen würden, könne die Ungleichbehandlung nicht rechtfertigen.

In der Begründung der Beschlussempfehlung des Petitionsausschusses heißt es "unter Berücksichtigung seitens der Bundesregierung aufgeführter Gesichtspunkte", der Grund dafür, dass im Paragraf 183 StGB Absatz 1 weibliche sexuelle Handlungen nicht unter Strafe gestellt würden, sei aus Sicht des Gesetzgebers dem Umstand geschuldet, dass die entsprechenden Handlungen von Frauen nur in sehr seltenen Fällen vorkämen. Zudem hätten sie kaum jemals "die von exhibitionistischen Handlungen eines Mannes typischerweise ausgehenden negativen Auswirkungen".

Weiter heißt es, das Bundesverfassungsgericht habe diese Bestimmungen nicht beanstandet. Im Übrigen könnten exhibitionistische Handlungen von Frauen insbesondere von den Strafvorschriften des Paragraf 183a StGB (Erregung öffentlichen Ärgernisses) sowie im Falle von sexuellen Handlungen vor einem Kind von Paragraf 176 Absatz 4 Nummer 1 StGB (Sexueller Missbrauch von Kinder) strafrechtlich erfasst werden.

Der Petitionsausschuss weist jedoch darauf hin, dass der Bundesminister der Justiz und für Verbraucherschutz eine Expertenkommission zur Überarbeitung des Sexualstrafrechts eingesetzt habe. Diese bestehe aus Wissenschaftlern und Praktikern und habe im Februar 2015 ihre Arbeit aufgenommen. In diesem Rahmen werde auch die konkrete Ausgestaltung des Paragraf 183 StGB diskutiert. "Der Petitionsausschuss hält die Eingabe für geeignet, in die diesbezüglichen Diskussionen und politischen Entscheidungsprozesse einbezogen zu werden", heißt es in der Vorlage.

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Aus der Vergangenheit für die Zukunft lernen

Date of article: 26/01/2017

Daily News of: 26/01/2017

Country:  EUROPE

Author: European Union Agency for Fundamental Rights

Article language: de

Deutsch
26/01/2017
Die zunehmende Intoleranz in Europa zeigt, wie gefährdet die Menschenrechte sind und wie wichtig es ist, jeden Tag auf ihren Schutz zu achten. Am Vorabend des Internationalen Tags des Gedenkens an die Opfer des Holocaust am 27. Januar rufen die Agentur der Europäischen Union für Grundrechte (FRA) und die Internationale Allianz für Holocaust-Gedenken (IHRA) dazu auf, mehr zu tun, um die Gräueltaten der Vergangenheit anzuerkennen und ihrer zu gedenken und sich für die Bekämpfung sämtlicher Formen von Fremdenfeindlichkeit und Intoleranz einzusetzen.
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Éduquer pour demain en tirant les leçons du passé

Date of article: 26/01/2017

Daily News of: 26/01/2017

Country:  EUROPE

Author: European Union Agency for Fundamental Rights

Article language: fr

Français
26/01/2017
La vague croissante d’intolérance qui se répand en Europe témoigne de la vulnérabilité des droits de l'homme et de la nécessité de veiller en permanence à leur protection. À la veille de la Journée internationale dédiée à la mémoire des victimes de l’Holocauste, le 27 janvier, l’Agence des droits fondamentaux de l'Union européenne (FRA) et l’International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) appellent à de plus grands efforts afin de reconnaître et de réfléchir aux horreurs du passé et de lutter contre toutes les formes de xénophobie et d’intolérance.
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