Le Défenseur des droits se félicite des précisions apportées par l’ordonnance du Conseil d’Etat au sujet de la « circulaire Collomb »

Date of article: 21/02/2018

Daily News of: 21/02/2018

Country:  France

Author: National Ombudsman of France

Article language: fr

Au stade d’un référé - suspension qui est une première étape de la procédure en annulation requise par les associations, le Conseil d’Etat a considéré qu’il n’y avait pas urgence à suspendre l’application de la circulaire en lui donnant une interprétation qui restreint considérablement les atteintes aux droits que le Défenseur des droits avait relevées.

En effet selon les termes de l’ordonnance, « ces équipes mobiles sont exclusivement chargées de recueillir, auprès des personnes hébergées qui acceptent de s'entretenir avec elles, les informations que ces personnes souhaitent leur communiquer ». L’ordonnance relève également que « pour l'accomplissement de cette mission, la circulaire ne leur confère, par elle-même, aucun pouvoir de contrainte tant à l'égard des personnes hébergées qu'à l'égard des gestionnaires des centres ».

Le Défenseur des droits considère ainsi que la décision de la Haute Assemblée a neutralisé l’effet utile de la circulaire et il s’en félicite.

 

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El Defensor del Pueblo pregunta al Ministerio de Energía y a la CNMC por la subida generalizada de tarifas de las compañías de telefonía

Date of article: 21/02/2018

Daily News of: 21/02/2018

Country:  Spain

Author: National Ombudsman of Spain

Article language: es

El Defensor del Pueblo (e.f.), Francisco Fernández Marugán, ha iniciado una actuación de oficio con el Ministerio de Energía, Turismo y Agenda Digital, y con la Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia (CNMC) tras conocer que las tres principales compañías de telefonía tienen previsto subir sus tarifas en los próximos meses.

En opinión de la Institución esta subida de tarifas generalizada por parte de Movistar, Vodafone y Orange podría alterar la competencia efectiva en el mercado de las telecomunicaciones. Además, recuerda que una actuación pactada podría ocasionar perjuicios a los consumidores.

Por este motivo, el Defensor ha pedido a ambos organismos información sobre esta subida y sobre las medidas que, en su caso, prevén adoptar si aprecian que se están vulnerando derechos de los usuarios de estos servicios.

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Il Garante visita le sedi “Pars” di Corridonia e Montefortino

Date of article: 20/02/2018

Daily News of: 21/02/2018

Country:  Italy - Marches

Author: Garante regionale dei diritti della persona (Regional Ombudsman of Marches)

Article language: it

Avviato il percorso conoscitivo insieme alla direttrice dell’Ussm, Patrizia Giunto. Nobili: “Dalle visite iniziali e dai primi approfondimenti della situazione emerge un quadro complesso, meritevole di particolare attenzione, soprattutto sul versante dell’effettiva possibilità d’integrazione dei minori stranieri arrivati in Italia da soli”.

E’ iniziato con la visita alla sedi di Corridonia e Montefortino della “Pars” il percorso conoscitivo avviato dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, insieme alla direttrice dell’Ussm (Ufficio di servizio sociale per i minorenni), Patrizia Giunto. L’obiettivo generale è quello di verificare la situazione sia sul versante dell’adolescenza a rischio, sia in relazione all’ospitalità prevista per i minori sottoposti a procedimento penale. Alla luce dei cambiamenti strutturali registrati nel corso degli ultimi anni con l’emergenza immigrazione, l’intento è anche quello di valutare le possibili risposte del “sistema” sociale alla questione della tutela dei minori stranieri arrivati in Italia non accompagnati.

Nel corso delle riunioni con i responsabili della “Pars” (cooperativa di prevenzione, assistenza e reinserimento sociale) e delle visite effettuate nelle due sedi, dove sono stati incontrati anche i ragazzi, sono emerse alcune criticità, riconducibili non tanto all’operatività delle strutture, quanto ad un sistema complessivo d’intervento che non riesce a fornire le migliori riposte alle esigenze del momento.

“In particolare – sottolinea Nobili – preoccupa il dato generale riguardante l’effettiva possibilità di realizzare, per i minori stranieri soli, percorsi di integrazione socio-lavorativa, tali da dare senso e razionalità all’accoglienza. Un’accoglienza che comporta un impegno davvero straordinario”.

Il Garante fa presente che la maggior parte dei ragazzi, quasi tutti di sesso maschile, arriva in Italia in prossimità del conseguimento della maggiore età e per tale motivo non sussiste il tempo necessario per l’attivazione di interventi mirati, che peraltro richiedono risorse di non facile reperibilità.

“Si aggiunga la circostanza - prosegue - che i ragazzi non conoscono la lingua, hanno una scolarizzazione relativa e vivono condizioni psicologiche impegnative. Tanti, conseguita la maggiore età, escono dal sistema di tutela senza avere le

necessarie competenze e le reali opportunità per rimanere legalmente nel nostro territorio. Di molti, usciti dalle strutture di accoglienza, non si hanno più notizie”.

Da evidenziare che l’Ussm si occupa di ragazzi fra i 14 ed i 18 anni, ma si fa anche carico dei cosiddetti “giovani adulti”, soggetti che hanno compiuto il reato da minorenni e che, secondo quanto previsto dalla più recente normativa, possono rimanere sotto la competenza dei servizi preposti fino a 25 anni.

Interessate dal percorso conoscitivo saranno alcune comunità presenti sul territorio regionale, ma anche realtà particolarmente disagiate, che già da tempo sono al centro dell’attenzione. Ulteriori incontri sono in calendario per le prossime settimane.

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E infine l'errore fu corretto! L'intervento del Difensore regionale

Date of article: 20/02/2018

Daily News of: 21/02/2018

Country:  Italy - Lombardy

Author: Regional Ombudsman of Lombardy

Article language: it

Un contenzioso che in realtà non esiste, una persona gravemente malata.

Non è raro che una semplice nota  del Difensore regionale riesca a risolvere una vicenda bloccata da un anno.

Il signor C. è un uomo di 92 anni affetto da diverse patologie croniche invalidanti e, sebbene sia lucido, ha notevoli difficoltà a svolgere i comuni atti quotidiani. Trovandosi in stato di estremo bisogno, acuito dal cattivo stato di salute della moglie e dalla disabilità del figlio, nell’ottobre del 2016 attraverso un patronato presenta all’Inps la domanda di aggravamento dello stato di invalidità civile.

Tuttavia la domanda viene rifiutata in quanto risulta pendente un contenzioso giudiziario sulla prestazione richiesta, tra l’Inps e il signor C..

In effetti un procedimento giudiziario è esistito, ma si è concluso nel novembre 2015 con un verbale di conciliazione tra le parti, l’estinzione del giudizio e l’archiviazione del fascicolo da parte del tribunale.

Nonostante sia il patronato sia l’associazione di volontariato che segue il signor C. abbiano più volte scritto e interloquito verbalmente con la sede Inps competente, informandola della conclusione del procedimento, questo impedimento continuava comunque a figurare nella posizione informatizzata del richiedente: l’errore era evidente a tutti, ma per qualche oscuro motivo la domanda di aggravamento restava arenata.

Dopo diversi mesi di inutili tentativi a dicembre dello scorso anno il Presidente dell’Associazione ha interessato della questione il Difensore regionale, che ha scritto alle direzioni interessate di Inps esponendo i fatti ed inviando i documenti rilasciati dal Tribunale.

Dopo circa due settimane l’errore è stato finalmente corretto e la domanda di aggravamento è stata sbloccata. Il signor C. è stato convocato per la visita di accertamento dell’invalidità e il Centro Medico Legale di Inps ha considerando valida a tutti gli effetti, e quindi anche sotto il profilo della corresponsione di eventuali arretrati, la domanda presentata nell’ottobre 2016.

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