Intervista al Difensore civico Gianna Morandi: “La difesa civica è a disposizione di tutti”

Date of article: 24/04/2020

Daily News of: 29/04/2020

Country:  Italy - Autonomous Province of Trento

Author:

Article language: it

Gianna Morandi, Difensore civico del Trentino nella legislatura in corso, ha rilasciato a "Consiglio provinciale cronache" la sua prima intervista da quando è stata nominata. Eccone il testo, desunto dall'ultima edizione del periodico consiliare, in diffusione da alcuni giorni.

 

Avvocata Morandi, perché l’esistenza del difensore civico è una concreta garanzia in più per ogni cittadino?

 

Il difensore civico è un organo di garanzia e tutela extragiudiziale dei diritti e degli interessi del cittadino nei confronti della Pubblica Amministrazione, con il compito di segnalare disfunzioni, omissioni, carenze e ritardi nei confronti dei cittadini. La legge provinciale istitutiva dell’ufficio del difensore civico, del 1982, afferma che il difensore civico svolge la sua attività in piena libertà ed indipendenza. È proprio per questo che egli rappresenta una garanzia per ogni cittadino, in quanto organo super partes, svincolato da rapporti di soggezione con la Pubblica amministrazione, chiamato ad agire con massima informalità e speditezza alla ricerca della conciliazione, non certo del conflitto. Non ha poteri di annullamento, revoca o riforma degli atti esaminati. Ma per esempio può richiedere al funzionario competente l’esame congiunto della pratica, stabilendo il termine massimo per il perfezionamento della stessa, con facoltà di proporre l’azione disciplinare nei confronti del personale che ostacoli lo svolgimento delle sue funzioni.

 

Quali sono e per chi i servizi gratuiti erogati dal difensore?

La sua consulenza ed il suo intervento sono appunto gratuiti. Spesso si tratta di fornire al cittadino una consulenza per la comprensione di atti che lo riguardano. Il difensore può intervenire, generalmente con atti scritti, nei confronti dell’amministrazione interessata e questo vale per tutti i settori della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici, con alcune importanti eccezioni, che riguardano i settori della giustizia, della sicurezza e dell’ordine pubblico. Esulano dai compiti del difensore civico anche questioni private, come quelle di condominio. Il difensore agisce in particolare in rapporto a tutti gli enti ed uffici del sistema pubblico integrato provinciale: non solo Provincia, quindi, ma anche comuni, comunità, Azienda provinciale per i Servizi Sanitari, Itea... Il difensore può, altresì, intervenire nei confronti degli uffici periferici dello Stato, si pensi ad es. all’Inps. Di prassi, lo fa anche nei confronti di altri enti, quali comuni non convenzionati, Università ed Opera universitaria, Ministeri - esclusi i settori della giustizia, ordine pubblico e difesa - rappresentanze consolari all’estero. Mi è già capitato di occuparmi della richiesta di assistenza da parte di un cittadino per la rimozione dal web di notizie lesive della sua reputazione, invocando il diritto all’oblio. Il cittadino, giunto nel mio ufficio ormai esasperato dopo anni di tentativi mai andati a buon fine, ha avuto piena soddisfazione.

 

Al difensore civico si arriva solo a richiesta di parte o svolge anche proprie indagini e verifiche?

 

In via ordinaria interviene a richiesta di cittadini, singoli o associati. Anche i consiglieri provinciali possono chiedere notizie ed informazioni connesse alla loro funzione. L’attività di controllo a garanzia del rispetto dei principi di legalità, buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa, può essere poi estesa d’’ufficio a pratiche identiche a quelle per le quali l’intervento è stato richiesto. In materia ambientale, il difensore è titolato a chiedere informazioni, anche d’ufficio, su quanto è suscettibile di recare danno all’ambiente. Ricordo, inoltre, le competenze in materia di accesso agli atti da parte del cittadino. Il difensore può anche costituirsi parte civile nei procedimenti penali dove la parte offesa è una persona con handicap. Lo stabilisce la legge 104 del 1992.

 

Le pubbliche amministrazioni ascoltano il difensore civico? I suoi provvedimenti vengono rispettati?

 

L’amministrazione pubblica in Trentino opera con senso di responsabilità. Le amministrazioni che non rispondono o lo fanno con argomenti inadeguati rappresentano l’eccezione. A fronte di temi complessi, potrei citare l’urbanistica, ho promosso utilmente incontri anche congiunti tra amministratori e cittadini interessati. Il contesto normativo attuale è del resto multilivello, complesso e oserei dire farraginoso. Ma quando ho prospettato la questione esposta dal cittadino nella cornice delle norme di riferimento, non ho riscontrato atteggiamenti di chiusura né tantomeno di contrapposizione da parte delle amministrazioni. Anche per quanto riguarda la definizione dei ricorsi in materia di accesso, le strutture interessate hanno tenuto conto dei calibrati rilievi del difensore civico e della necessità di un corretto bilanciamento del diritto di accesso agli atti con il diritto alla riservatezza di terzi alla luce.

 

Quali criticità principali ha dovuto affrontare da quando ha assunto la sua funzione?

 

Le maggiori derivano dall’esiguità numerica della struttura che affianca il difensore. Conto su due funzionari. Un’efficiente organizzazione del lavoro non può prescindere dall’adeguatezza numerica della struttura con cui i cittadini si interfacciano quotidianamente anche in funzione dell’accelerazione dei tempi di risposta. Uno degli obiettivi è quello di implementare il sito web, quale strumento di comunicazione istituzionale in un’ottica di massimo avvicinamento al cittadino, inserendo in esso documentazione di utile consultazione anche per i cittadini stessi.  Nel sito è, ad es. reperibile la modulistica da utilizzare per presentare i ricorsi al difensore in materia di accesso, agli atti. Sono impegnata, unitamente alla struttura, ad inserire le massime della giurisprudenza utilizzate nei vari interventi. Vorrei, inoltre, dare evidenza di alcuni significativi casi trattati, evitando ogni riconducibilità diretta o indiretta al soggetto interessato a fini privacy, nonché dei contributi e approfondimenti curati dal difensore civico, dai funzionari o da terzi. Certo sono solo all’inizio.

 

 

Da quando è stata nominata ad oggi sono passati pochi mesi: ha già avuto amarezze e soddisfazioni? Quali in particolare?

 

Nessuna amarezza. Soddisfazioni certamente. Numerosi sono i cittadini che inviano mail di gratitudine e riconoscenza anche ai funzionari della struttura, per l’intervento svolto o per la consulenza prestata. Certo l’amarezza più grande è quella del momento che stiamo vivendo, che vede coinvolta la comunità trentina, la nazione, l’Europa, il mondo intero in una tragedia di immani proporzioni in cui siamo stati catapultati improvvisamente. Il mio struggente pensiero va in primo luogo alle persone che hanno perso la vita, ma anche a tutti coloro che a vario titolo, in particolare medici, infermieri e tutto il personale sanitario, protezione civile, esercito, forze dell’ordine, volontariato e ogni altra struttura di supporto, hanno con spirito di abnegazione, davvero encomiabile, profuso ogni energia a servizio del bene comune. Vedere medici che in un momento così drammatico, già collocati in stato di quiescenza, hanno ripreso il servizio testimonia il grado di generosità e di altruismo che permea l’intera comunità, così alimentando la fiducia nel ritorno alla normalità.

 

Il ruolo del difensore coincide per durata con quello del Consiglio provinciale che lo nomina. Un disegno di legge propone di rendere indipendente il quinquennio del difensore. Lei è d’accordo?

 

Sì. La posizione di autonomia del difensore non si concilia con la previsione di una durata dell’incarico corrispondente alla carica del Consiglio provinciale che ha provveduto alla nomina e, quindi, ad essa condizionata. Questo vale per anche per gli altri organi di garanzia, quali il Garante dei diritti dei minori e il Garante dei diritti dei detenuti operanti in autonomia a fianco del Difensore civico. Del resto a livello nazionale il Garante per la protezione dei dati personali, l’Autorità anticorruzione, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni sono tutte figure connotate da una durata fissa della carica. Solo la Provincia di Trento e quella di Bolzano prevedono la durata stessa della legislatura. Questa anacronistica previsione si pone in stridente contrasto con il ruolo di garanzia assegnato al difensore. La legge provinciale istitutiva del difensore civico è datata. Risale al 1982, anche se nel 2017 è stata rivista con l’istituzione delle distinte figure del garante dei diritti dei minori e del garante dei diritti dei detenuti. abbisogna di una riscrittura in diversi punti, ad esempio circa l’individuazione degli enti oggetto dell’attività di verifica da parte del difensore e circa le modalità di svolgimento degli interventi del difensore civico nei confronti degli enti interessati. Manca anche un richiamo puntuale alle competenze sui ricorsi in materia di accesso agli atti. Sarà mia cura prospettare i vari profili di criticità in sede di audizione nella commissione consiliare competente. 

 

Quali problematiche prevede che la impegneranno nel suo mandato?

 

La sua consulenza ed il suo intervento sono appunto gratuiti. Spesso si tratta di fornire al cittadino una consulenza per la comprensione di atti che lo riguardano. Il difensore può intervenire, generalmente con atti scritti, nei confronti dell’amministrazione interessata e questo vale per tutti i settori della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici, con alcune importanti eccezioni, che riguardano i settori della giustizia, della sicurezza e dell’ordine pubblico. Esulano dai compiti del difensore civico anche questioni private, come quelle di condominio. Il difensore agisce in particolare in rapporto a tutti gli enti ed uffici del sistema pubblico integrato provinciale: non solo Provincia, quindi, ma anche comuni, comunità, Azienda provinciale per i Servizi Sanitari, Itea... Il difensore può, altresì, intervenire nei confronti degli uffici

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Ombudsman's findings April 2020

Date of article: 22/04/2020

Daily News of: 29/04/2020

Country:  United Kingdom - Scotland

Author:

Article language: en

We laid one decision before the Scottish Parliament this month.  For more information please click on the link below.  

Download the Ombudsman's overview (PDF, 115KB) or read it online (link is external).

Media enquiries can be made by email.

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Parliamentary Ombudsman receives a large number of complaints related to the state of emergency

Date of article: 16/04/2020

Daily News of: 29/04/2020

Country:  Finland

Author:

Article language: en

The Office of the Parliamentary Ombudsman has received more than 100 complaints related to the state of emergency and the coronavirus pandemic. The Office has also begun working on several issues at its own initiative.

The complaints have concerned all branches of administration. Many of the complaints are related to health care, social welfare and social insurance. There have also been large numbers of complaints concerning education and the supreme organs of the State.

Complaints under investigation

Petri Jääskeläinen, the Parliamentary Ombudsman, has begun investigating two complaints concerning the restrictions on crossing the Uusimaa County border. The first of these applies to an individual case in which the police prevented the complainant from crossing the border even though the complainant believed themselves to have a compelling reason for doing so as referred to in the Government Decree (2330/2020). 

The second complaint is a more general question concerning how the police have monitored the restrictions on movement in places other than the county border. In connection with this case, the Ombudsman has also taken the initiative to investigate the police procedures for imposing fines when monitoring the restrictions on movement, among other things (2464/2020).

The Ombudsman is also investigating a complaint in which a person with a disability was denied the possibility of receiving respirator treatment in advance (2480/2020) and one concerning the operations in a residential unit for people with disabilities during the coronavirus epidemic (2219/2020).

In connection with a complaint, Deputy-Ombudsman Maija Sakslin has requested information related to the actions of the Hospital District of Helsinki and Uusimaa in limiting the right of support persons to be present in maternity hospitals (2463/2020).

The arrangement of school meals during the state of emergency has also been the subject of several complaints. Deputy-Ombudsman Pasi Pölönen has requested information related to two cases where a needs assessment from a social services office has been required in order for school meals to be arranged (2393/2020 and 2435/2020) and in a case where the school required the meal to be collected from a certain place that not every pupil/family could access (2462/2020).

Deputy-Ombudsman Pölönen has also requested information related to two complaints concerning sections of the matriculation examination being held early (2089/2020 and 2094/2020). 

Resolved complaints

Some of the pending complaints have already been resolved. For example, a complaint concerning contact with children taken into foster care (2130/2020) is available for viewing (in Finnish) at www.oikeusasiamies.fi.

Complaints concerning the decisions of hospital districts in relation to persons receiving treatment (2477/2020) and on the impact of the isolation of the County of Uusimaa on Myrskylä and Pukkila health care services in Päijät-Häme (2519/2020) have not led to any action.

A complaint concerning the suspension of preparations for the monitored parole of two prisoners will no longer be processed because the Criminal Sanctions Agency has altered its guidance to the effect that preparations for parole and investigation of the associated preconditions can once again take place – following a suspension of approximately one week – including in homes where the prisoner lives with other people. 

Enhanced inspections of elderly care conditions during the state of emergency

During the pandemic, there is a greater need for supervision in elderly care, but different means are now required to supervise these sites than at other times.  At the initiative of Deputy-Ombudsman Sakslin, inspection operations have been enhanced during the state of emergency. Inspections mainly take place by telephone and videoconferences. The nursing staff play a key role in providing information. Relatives and elderly people are also being interviewed. The Deputy-Ombudsman is monitoring the ways in which municipalities implement oversight during the state of emergency, as well as the obligation of personnel to contact the Regional State Administrative Agency if any irregularities occur.

The Office’s own initiatives

Ombudsman Jääskeläinen has begun an investigation and requested information from the Finnish Immigration Service on how the coronavirus epidemic has been taken into consideration in detention units for foreigners and reception centres (2138/2020).

Deputy-Ombudsman Sakslin took the initiative in case 2446/2020 to investigate the actions that municipalities are taking during the state of emergency with regard to reducing homelessness and arranging social welfare and health care services for homeless people. Homeless people are in an even more difficult situation during the coronavirus pandemic. 

Deputy-Ombudsman Pölönen has taken the initiative to investigate Kela’s decision to suspend operations at more than 50 locations (2488/2020).

He has also taken the initiative to investigate how the learning support, help for schoolgoing and school meals are being provided to pupils in basic education when they are using distance teaching methods during the state of emergency (2505/2020). The Ministry of Education and Culture has been asked to provide information on the guidelines for procedures along with any practical problems and needs for improvement that have arisen.

Deputy-Ombudsman Pölönen is monitoring the conditions in prisons and obtaining related information. Very few complaints have been received from prisons since the state of emergency began. 

He issued a decision on a case that he had previously investigated on his own initiative concerning the time taken to process applications for disability pensions and rehabilitation grants (4620/2019). Kela had been unable to reach the target processing times that it had set for itself with relation to disability pensions in 2018 and 2019. A shortfall of a few person-years of work at the centre where disability pension applications are processed and at the specialist physicians’ centre were deemed to have caused the problems. The impact of the state of emergency on Kela’s work and on the processing work and processing times for benefit-related matters will only become clear in the coming months.

Further inquiries: Citha Dahl, Information Officer, citha.dahl@eduskunta.fi

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Rapport annuel 2019 : « Une administration forte est plus que jamais nécessaire »

Date of article: 27/04/2020

Daily News of: 29/04/2020

Country:  Belgium

Author:

Article language: fr


Les médiateurs fédéraux, Guido Herman et Catherine De Bruecker


Le nombre de dossiers augmente

Les citoyens font de plus en plus souvent appel au Médiateur fédéral. En 2019, le Médiateur fédéral a ouvert 6 852 nouveaux dossiers, c’est une augmentation de 10% par rapport à 2018.

Les citoyens se plaignent principalement des longs délais d'attente, ils contestent aussi la légalité de certaines pratiques administratives et ils exigent un meilleur service. Comme d’habitude, les secteurs les plus visés sont l’asile et la migration, la fiscalité et la sécurité sociale.

Catherine De Bruecker, médiatrice fédérale : « La confiance des citoyens dans l'administration peut sérieusement se détériorer s'ils attendent trop longtemps, s'ils ne reçoivent pas toute l’information nécessaire ou s'ils se sentent traités de manière inéquitable. Ils attendent des informations claires et fiables pour pouvoir organiser leur vie quotidienne. Notre rôle est de rétablir cette confiance et nous constatons que la transparence peut éviter bien des plaintes. »

Le Médiateur fédéral travaille avec les administrations fédérales sur base des signaux des citoyens. Il se trouve dans une position unique pour informer les autorités de l'impact des politiques menées. Au cours de leur mandat (2013-2019), les médiateurs fédéraux, Catherine De Bruecker et Guido Herman, ont formulé des dizaines de recommandations pour éviter que certains problèmes ne se répètent. Les recommandations illustrent les thèmes très diversifiés dans lesquels les citoyens signalent des problèmes : fiscalité, asile et migration, documents d'identité, allocations sociales, réglementations économiques, mobilité... Un aperçu de toutes les recommandations se trouve dans le rapport annuel 2019.

> Lisez le rapport annuel complet du Médiateur fédéral


Le citoyen demande une administration accessible et empathique

Le Médiateur fédéral constate que les signaux qu'il a reçus ces dernières années se renforcent en temps de coronavirus. Le lancement de nouveaux services en ligne génère régulièrement de nombreuses plaintes. Les citoyens sont confrontés aux conséquences des bugs et problèmes informatiques et ils reprochent à l’administration d’avoir sous-estimé les conséquences qu’ils subissent. La digitalisation des services publics accroît aussi les inégalités entre les citoyens : tout le monde n'a pas l'équipement ou les connaissances nécessaires pour effectuer ses démarches en ligne. Beaucoup en font actuellement l'expérience au quotidien lorsqu'ils doivent utiliser des services devenus exclusivement digitaux.

Catherine De Bruecker, médiatrice fédérale : « Tout se déroule désormais à distance grâce aux efforts déployés par les services publics. La digitalisation peut faciliter la vie, il suffit de penser au télétravail. Mais nous restons attentifs aux obstacles que les citoyens rencontrent en raison de la digitalisation. Une administration accessible et empathique est une administration qui n'exclut personne et qui adapte ses services à chaque citoyen. Nous demandons aux autorités qu'une attention particulière soit accordée aux personnes qui peuvent être fragilisées pour différentes raisons, telles que les personnes handicapées, les personnes vivant dans la pauvreté, les personnes âgées, les familles monoparentales, les personnes peu qualifiées... »


Le citoyen attend une administration performante

Le Médiateur fédéral constate que les administrations fédérales ont réagi rapidement aux exigences liées au coronavirus. Leur personnel travaille tous les jours sans relâche pour mettre en œuvre les nouvelles mesures destinées à aider les citoyens dans cette période de crise.

Catherine De Bruecker, médiatrice fédérale : « Nous avons plus que jamais besoin d'une administration forte. Nous sommes tous confrontés à d’importants défis et les administrations n’y échappent pas car elles doivent être capables de les relever rapidement. Pour que les administrations fédérales puissent continuer à fournir un service de qualité, elles doivent disposer de moyens techniques et humains suffisants. A défaut, ce sont les citoyens qui en subissent le préjudice et voient leurs droits affectés ».

Dans son mémorandum, le Médiateur fédéral avance cinq priorités pour une administration fédérale responsable, intègre, équitable et performante. Chaque priorité est illustrée par des exemples de plaintes traitées par le Médiateur fédéral.

> Lire le mémorandum du Médiateur fédéral


Bientôt de nouveaux médiateurs fédéraux

Le rapport annuel 2019 est le dernier rapport annuel des médiateurs fédéraux actuels, Catherine De Bruecker et Guido Herman. Leur mandat s'est achevé le 19 novembre 2019. Ils restent en fonction jusqu'à ce que leurs successeurs prêtent serment devant le président de la Chambre des représentants. Le 20 février dernier, la Chambre a nommé David Baele comme futur médiateur fédéral néerlandophone. La procédure de sélection du médiateur fédéral francophone est toujours en cours.


Me, 29/04/2020 (Toute la journée)
29/04/2020 (Toute la journée)
29/04/2023 (Toute la journée)

Ce 29 avril 2020, le Médiateur fédéral a rendu public son rapport annuel 2019 et l’a remis à la Chambre des représentants. Le nombre de dossiers qu’il a ouverts, en 2019, a augmenté de 10% par rapport à 2018. En cette période de crise du coronavirus, le Médiateur fédéral appelle les autorités à investir davantage dans une administration accessible, empathique et performante.

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