Fase 2 Covid-19: le tematiche relative ai minori di età in una recentissima Nota comune dei Garanti

Date of article: 20/04/2020

Daily News of: 24/04/2020

Country:  Italy - Veneto

Author:

Article language: it

I Garanti per i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza delle Regioni Basilicata, Calabria, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano, si sono urgentamente confrontati lo scorso venerdì 17 aprile, in modalità di videoconferenza, sulle nuove questioni generate dalla situazione sanitaria in atto, rappresentata dal Covid 19.
Una situazione che - in modo imprevedibile - sta incidendo anche sull'effetivo godimento da parte di bambini e ragazzi dei diritti loro riconosiuti.
Le questioni individuate e le prospettive di intervento da attuare, sono state indicate in una Nota comune dai Garanti intervenuti a quella riunione e che ora viene diffusa attraverso i siti web istituzionali dei loro Uffici.

La dott.ssa Mirella Gallinaro, Garante dei diritti della persona del Veneto titolare anche di funzioni di  promozione e tutela dei diritti dei minori di età, dà diffisione alla Nota congiunta, pubblicandola qui di seguito.

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NOTA COMUNE DEI GARANTI

"Non stiamo vivendo tempi semplici ma l’emergenza ci ha resi solidali e capaci di accettare limitazioni che fino a qualche tempo fa, ci sarebbero sembrati inimmaginabili.
Ma è necessario sin da subito, incominciare a riflettere e pianificare la cosiddetta fase 2 dell’emergenza da COVID-19, riprendere la costruzione, all’interno di una visione generale, di percorsi che partano dall’ attenzione dei diritti delle persone di Minore età”
Cosi si sono espressi i Garanti regionali di PUGLIA - BASILICATA- MARCHE-MOLISE-CALABRIA - SARDEGNA - LAZIO - LOMBARDIA - TOSCANA - PIEMONTE - LIGURIA - PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO  - PROV AUT. BOLZANO - VENETO riunitisi in video conferenza e sollecitati dall’esperienza che hanno maturato nell’affrontare le tante criticità emerse nella prima fase del contagio.
Il Covid-19 ha letteralmente fatto esplodere l’attività dei Garanti regionali che hanno dovuto confrontarsi tra imposte limitazioni e diritti non più tutelati. Difficoltà gestite in precedenza con fatica, oggi necessitano più che mai di maggiore interlocuzione con il governo.
Come comportarsi rispetto alle evidenti difficoltà della educazione a distanza? Impossibile da garantire in maniera uniforme nei vari territori, per territori o contesti in cui vi è assenza o poca copertura delle connessioni e di differente disponibilità agli strumenti per l’accesso.
Come affrontare l’aumento di casi di cyber bullismo e di adescamento in situazioni di isolamento? Come agire nei confronti di violenze vissute e/o assistite in situazioni di cattività in cui è impossibile anche la semplice denuncia.
Le ricadute psicologiche e sanitarie saranno importanti e sarà necessario avere la disponibilità di strumenti e risorse dedicate.
I Garanti hanno rilevato che il distanziamento sociale ha creato difficoltà al ricongiungimento in situazioni di affido o di diritto di visita in situazioni di separazione o di allontanamento genitoriale ma anche nell’inserimento in comunità o in case famiglia in assenza di diagnosi certe.
La stessa continuità socio-assistenziale ed educativa nella presa in carico quotidiana è messa in difficoltà se non si progettano modalità alternative.
Anche l’accesso a parchi e giardini ha necessità di regolamentazione, tutte quelle attività che prima apparivano scontate adesso avranno bisogno di regole certe e non discriminanti.
Solo così la ripresa potrà rappresentare l’occasione per invertire l’ordine delle priorità e immaginare nuovi modelli organizzativi, relazionali e sociali, che mettano al centro bambini e ragazzi".

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Fiordelisi: sospese per Covid-19 alcune attività della P.A.

Date of article: 10/04/2020

Daily News of: 24/04/2020

Country:  Italy

Author:

Article language: it

Il difensore civico della Basilicata, Antonia Fiordelisi, precisa che “sono sospese le risposte alle istanze di accesso agli atti se non indifferibili e urgenti” e informa in merito alla “proroga della validità degli atti e documenti in scadenza”

Il difensore civico regionale, Antonia Fiordelisi, rende noto che “a seguito delle disposizioni governative emanate per l’emergenza sanitaria in atto (Decreto ‘Cura Italia’), sono sospese fino al 31 maggio 2020 le attività della Pubblica amministrazione di risposta alle istanze di accesso agli atti (denominato documentale), accesso civico semplice e generalizzato (cosiddetto Foia). A condizione – specifica Fiordelisi - che le istanze non presentino ‘carattere di indifferibilità ed urgenza’. Inoltre, tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi, comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile 2020, conservano validità fino al 15 giugno 2020”.

“E’ stata altresì prevista – continua Fiordelisi - la proroga fino al 31 agosto 2020 della validità dei documenti di riconoscimento e di identità rilasciati da amministrazioni pubbliche, scaduti o in scadenza”.

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Violence conjugale et intrafamiliale : les services d’aide restent disponibles malgré les mesures de maintien au domicile (Belgique, Fédération Wallonie-Bruxelles)

Date of article: 22/04/2020

Daily News of: 23/04/2020

Country:  WORLD

Author:

Article language: fr

– Délégué général aux droits de l’enfant (Belgique) –

 
 

La Task Force “violence conjugale et intrafamiliale” mise en place par la Fédération Wallonie-Bruxelles, la Wallonie, la région de Bruxelles-capitale et la COCOF pour répondre aux risques d’amplification des problèmes de violence dans cette période de crise sanitaire et de maintien à domicile rappelle que des services d’aide sont disponibles.

Le maintien sous le même toit des victimes et auteurs de violences rend les possibilités d’appel aux services d’aide plus difficiles et compliquées que d’habitude.  Il est donc important d’assurer une plus grande communication des numéros de téléphone et sites internet mis à disposition des victimes, des auteurs, de leurs proches ainsi que des professionnels en difficulté.

Ceux-ci sont spécifiques en fonction des situations vécues et rencontrées  :  

Les situations d’urgence :

–          Urgence médicale : 112 (ambulance et pompier)

–          Urgence nécessitant une protection : 101 (police)

–          Violences sexuelles : vous pouvez vous rendre dans les Centres de Prise en charge des Violences Sexuelles (CPCS) de l’UZ de Gand, du CHU Saint-Pierre et du CHU de Liège chaque jour, à n’importe quelle heure.  Ils sont également accessibles anonymement via la ligne chat (www.violencessexuelles.be), par mail et par téléphone :

o   CPVS de Bruxelles : cvps@stpierre-bru.be, tel 02/535 45 42

o   CPVS de Gand : zsg@uzgent.be, tel : 09/332 80 80

o   CPVS de Liège : cpvs@chu.alg.ac.be, tel : 04/284 35 11

–          SOS Suicide : 0800 32 123

Les demandes d’écoute et d’aide :

–          Violence conjugales (en tant que victime, auteur ou professionnel). Appelez la ligne gratuite Ecoute violences conjugales au 0800 30 030 ou envoyez un message via le chat sur www.ecouteviolencesconjugales.be

–          Des lignes d’écoute en 22 langues étrangères sont également à disposition : numéros de tel renseignés sur https://www.luisterendeoren.be/fr/contact

–          Vous craignez d’avoir des comportements violents envers votre partenaire ou vos enfants ? Contactez Praxis. Les lignes fixes des trois bureaux sont orientées vers des GSM de permanence :

o   Les appelants qui sont de la Province de Liège / Luxembourg / Namur sont invités à former le 0486 729 953

o   Les appelants qui sont de la Province du Hainaut (Tournai, Mons, La Louvière) sont invités à former le 0486 729 579

o   Les appelants qui sont de la Province du Hainaut (surtout Charleroi) et les appelants de Bruxelles Capitale sont invités à former le 0486 729 513

o   Les appelants du Brabant Wallon et de Bruxelles-Capitale sont invités à former le 0466 43 94 20

–          Vous avez été victime de violence sexuelle, appelez SOS Viol (pour adulte et adolescent-e) au ou envoyez un message via le chat des CPVS sur www.violencessexuelles.sittool.net/chat

–          Vous avez besoin de parler, appelez Télé-Accueil au 107

–          Vous avez connaissance d’une situation de violence sur un enfant (négligence grave, violence psychologique, physique ou sexuelle) appelez l’équipe SOS Enfants de votre région pour signaler la situation, ou appelez la ligne Ecoute-Enfants au 103 pour demander conseil (7j/7 de 9h à minuit)

–          En tant que parent, vous vous sentez épuisé-e ou à bout, épuisement parental, appelez SOS Parents au 0471 414 333 (7j/7 de 8h à 20h)

La liste des services disponibles aux néerlandophones est également disponible sur le site www.egalite.cfwb.be/index.php;

 
 
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Ayudamos a señora gran dependiente, casi centenaria, a obtener la prestación económica para cuidados en el entorno familiar

Date of article: 22/04/2020

Daily News of: 23/04/2020

Country:  Spain - Andalucía

Author:

Article language: es

El promotor de la queja exponía que su abuela, de 96 años de edad y con un Grado III, de Gran Dependencia, reconocido por Resolución de 14 de junio de 2019, necesitaba que le fuera aprobado el recurso correspondiente, dado que precisaba cuidados las 24 horas del día y, todo ello, agravado por la situación de su domicilio en zona rural, concretamente en una pedanía de unos 500 habitantes, en la que no existían todos los servicios que se requieren para poder mantener unas condiciones de vida y cuidados mínimos.

Solicitaba por ello que, atendiendo a la avanzada edad de su abuela, a su estado de salud y a los dos años que ha tardado la Administración en revisar su grado de dependencia, se apruebe su PIA sin más demora para que acceda al recurso que le corresponda.

Admitida a trámite la queja y solicitado informe a la Delegación Territorial correspondiente de la Consejería de Igualdad, Políticas Sociales y Conciliación, conocimos que a la gran dependiente le fue aprobada la prestación económica para cuidados en el entorno familiar, consiguiendo con ello la satisfacción de su derecho.

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Ombudsman says direct provision complaints show accommodation system is unsustainable

Date of article: 23/04/2020

Daily News of: 23/04/2020

Country:  Ireland

Author:

Article language: en

Ombudsman Peter Tyndall has again expressed his concerns over the unsuitability of accommodation in the direct provision system.  He said that the highly contagious nature of the COVID-19 virus has highlighted how unsustainable it is to have three or more people, who are not from the same family, living in the same room for a significant amount of time.  The situation exists for many people in direct provision centres, and particularly for the increasing number of people living in emergency accommodation.

The Ombudsman was speaking after the publication of his annual commentary on his experience of dealing with complaints from those in the direct provision system.  It’s the Ombudsman’s third commentary since it was confirmed that his Office has jurisdiction to investigate complaints from those in direct provision.

The Ombudsman said that the McMahon report - the recognised benchmark for direct provision services - had criticised the Department of Justice and Equality’s use of a definition from the 1966 Housing Act as the minimum space required for a bedroom.  The measurement was little more than the space required for a double bed.  However the Department continued to use the definition.  In response to the Ombudsman, the Department said that after the COVID-19 pandemic it intends to move towards having no more than three people who are not family members sharing accommodation.

The number of people in the direct provision system increased by 30% during 2018, and by a further 16% by early 2020.  Staff from the Ombudsman’s office visited 26 accommodation centres in 2019 including some unannounced visits. The Ombudsman saw a 10.5% increase in the number of complaints made to his Office (from 152 in 2018 to 168 in 2019).  Complaints concerned the length of time in emergency accommodation, transfers to other accommodation, access to schools for children, food facilities, and access to GP services and medical cards.

The Ombudsman said that the most significant change he saw in 2019 was the increase in the number of applicants for international protection temporarily living in emergency accommodation in hotels, guesthouses, and bed and breakfast accommodation.  At the start of 2020 there were 1,524 people in 37 different locations across the country.

The Ombudsman said:

“Current Direct Provision accommodation is not appropriate for anything other than short-term stay.  Emergency accommodation is even more inappropriate.  It is unacceptable that people who have sought refuge here can find themselves in accommodation that is entirely unsuitable for a prolonged period – up to 16 months and longer in some cases.”

In relation to the procurement of future accommodation centres the Ombudsman welcomed confirmation by the International Protection Accommodation Service (IPAS, formerly the Reception and Integration Agency) that it is examining the feasibility of moving towards a capital investment approach rather than the current practice of adapting existing buildings.  This approach has the potential to significantly reduce the costs of running centres.  

The Ombudsman commended the work of IPAS and other agencies in responding to threats from COVID-19, including moving over 300 people out of emergency accommodation.  However, it was the physical constraints of current accommodation centres, and how applicants for international protection in the direct provision sector were being treated, which was of most concern to the Ombudsman.

The Ombudsman and Direct Provision: 2019 Update’ is available at www.ombudsman.ie

END

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