Diritti dell'infanzia e dell'adolescenza in tempo di guerra, studenti a confronto a San Martino in Pensilis

Date of article: 09/03/2022

Daily News of: 11/03/2022

Country:  Italy - Molise

Author: Regional Ombudsman of Molise

Article language: it

È stato un vero successo, caratterizzato da grande partecipazione e coinvolgimento degli studenti, l’evento “I diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza in tempo di guerra, da Liliana Segre ai nostri giorni”, svoltosi presso l’Istituto scolastico comprensivo ‘John Dewey’ di San Martino in Pensilis.


Quanta strada resta ancora da percorrere affinché la parità di genere possa dirsi effettivamente raggiunta? Quali sono gli ostacoli che ancora oggi sono presenti lungo questo cammino? Quali sono i diritti dei minori costituzionalmente riconosciuti ed in che modo questi possono essere garantiti, soprattutto in un contesto particolare come quello bellico? Quesiti che sono stati affrontati nell’Auditorium della Scuola primaria, in occasione della Giornata internazionale della donna.


Ad organizzare il riuscito appuntamento è stata la Dirigente scolastica Immacolata Lamanna. Gli studenti della scuola primaria e della scuola secondaria sono stati coinvolti in un interessante confronto durante il quale – prendendo spunto dalle celebrazioni per la ricorrenza dell’8 marzo – si è parlato, più in generale, di tutela dei diritti, affrontando tematiche legate all’emergenza dettata dalla guerra, con donne e bambini costretti a fuggire dai propri Paesi, e alla complessità della tutela dei diritti dei minori.


Ad aprire gli interventi è stata l’avvocato Laura Greco, Sindaco di Ururi, che ha sottolineato: “Sulla tutela dei diritti dei bambini e dei ragazzi, molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare. Perché purtroppo dalla storia impariamo poco o niente. Ricordo che Liliana Segre ha sempre detto che abbiamo il dovere di ricordare che il male incombe. E i nostri giorni testimoniano proprio quello che lei sosteneva. Vediamo, infatti, che tutto quello che è successo nel passato si sta ripetendo in maniera puntuale e precisa. Ho visto un’immagine che mi ha riportato alla mente quelle dei tempi del nazismo, con i treni che portavano ad Auschwitz: l’immagine di un padre che lascia andare suo figlio sul treno. Oggi dobbiamo, perciò, chiederci, se i diritti li abbiamo conquistati effettivamente o se siano solo belle parole e nulla più”.


Subito dopo è stata la volta dell’avvocato Valentina Flocco, Assessore alla Cultura e all'istruzione del Comune di Portocannone, che ha posto l’accento su alcuni aspetti legati al ruolo della donna ai giorni nostri. Come, ad esempio, la possibilità di attribuire il cognome della madre ai figli. “I miei figli – ha esordito – hanno entrambi il doppio cognome. Il nostro ordinamento consente questa possibilità. In Spagna è possibile farlo al momento della registrazione della nascita dei figli, e credo che questa possibilità debba essere introdotta anche nel nostro ordinamento. Attualmente, da noi, occorre presentare domanda in Prefettura. Spesso, però, non siamo coscienti dei mezzi che abbiamo a disposizione per rafforzare il ruolo della donna e i suoi diritti. Nel nostro ordinamento costituzionale la tutela della donna è molto forte. Ma non ovunque e non sempre è così. Penso alle donne che abbandonano i loro territori per raggiungere l’Occidente”.


Di parità di genere ha parlato la dottoressa Tiziana D’Adderio, Vicesindaco di San Martino in Pensilis. “Proprio questa mattina, guardando le notizie, osservavo l’immagine di uomini seduti intorno ai tavoli delle trattative per il conflitto in Ucraina. Erano solo uomini: una cosa che rattrista, perché indica che non abbiamo ancora raggiunto la parità di genere. Le donne non sono ancora arrivate ad avere gli stessi diritti. Secondo le stime degli esperti, in Italia ci vorranno altri 100 anni per raggiungere un’effettiva parità. La giornata dell’8 marzo ci ricorda che, se abbiamo ancora bisogno di celebrare ricorrenze di questo tipo, il conseguimento dell’uguaglianza di genere è ancora lontano. Perciò mi rivolgo a voi ragazze, che sarete le donne del futuro, chiedendovi di lottare per i vostri diritti”.


La dirigente scolastica, professoressa Immacolata Lamanna, ha voluto sottolineare l’importanza del diritto alla speranza e un mondo senza guerre, raccontando la leggenda delle Gru della Pace. Una storia che ha per protagonista una ragazzina giapponese, Sadako Sasaki, che aveva due anni quando esplose la bomba ad Hiroshima. “Crescendo – ha spiegato la Dirigente scolastica – Sadako si affermò nell’atletica ma a 12 anni, dopo una gara, scoprì di essere malata. Le fu diagnosticata la leucemia, che i giapponesi chiamano ‘la malattia della bomba atomica’”. Essendo a conoscenza della leggenda secondo la quale creando mille origami a forma di gru fosse possibile far avverare un desiderio, la ragazza cercò di realizzarne il più possibile, ma morì a 12 anni. “Mentre realizzava le gru, esprimeva anche il desiderio della Pace nel Mondo. Io scriverò Pace sulle tue ali, è la frase di Sadako, e tu volerai in tutto il Mondo”.


La dottoressa Leontina Lanciano, Garante regionale dei Diritti della Persona, nel suo lungo intervento ha affrontato il delicato tema della tutela dei diritti di bambini e ragazzi. “Il primo passo per un effettivo rispetto dei diritti dei minori è rendere i minori stessi consapevoli di possedere dei diritti e di conoscerli. Per favorire tale consapevolezza, come Garante ho voluto realizzare un passaporto dei diritti dei minori, contenente gli articoli della Convenzione ONU sui Diritti dell'infanzia. Tra i diritti più importanti, ritengo che una rilevanza particolare sia da attribuire al diritto di ogni minore ad essere ascoltato in tutte le scelte e le decisioni che lo riguardano direttamente. Penso, ad esempio, alle situazioni in cui bambini e ragazzi devono essere sottoposti a cure e trattamenti terapici: le loro volontà devono essere tenute nella giusta considerazione. Proprio per sensibilizzare gli operatori sanitari e il personale medico su tale aspetto, come organismo di Garanzia ho ritenuto necessario realizzare un Codice etico per i minori alla salute e ai servizi sanitari, che troverà applicazione presso tutte le strutture ospedaliere regionali”. La dottoressa Lanciano ha poi chiesto ad alcuni studenti di leggere alcune lettere sulla Pace scritte dai ragazzi di una scuola secondaria di Roma e indirizzate, virtualmente a Biden e Putin, per dire ‘No alla guerra dei grandi’. “Spero che gli adulti che parlano spesso con grave leggerezza dei fatti dell’Ucraina – ha commentato la Garante – delle scelte di Putin e delle mosse di Biden si facciano toccare da queste giovani voci e vedano con i loro occhi sinceri, ma anche acuti, l’orrore che ha colpito milioni di persone. E chissà che i potenti del mondo non raccolgano un’eco di questi pensieri di timore e di speranza”.


Il programma è proseguito con la premiazione del Concorso letterario ‘Un viaggio nella memoria con Liliana Segre’: gli studenti delle terze classi della Scuola secondaria hanno avuto la possibilità di proporre un proprio scritto, in forma di lettera destinata alla senatrice italiana. Obiettivo: confidare all’autrice del volume ‘Scolpitelo nel vostro cuore’ le riflessioni e le emozioni che la storia delle sue vicende personali ha suscitato loro. In aula sono stati letti i tre testi scelti dalla giuria: quello di Federica Salvatore (vincitrice del concorso), quello di Asia Pastò e quello di Marino Mazzocchetti. Con grande lucidità e sensibilità, i ragazzi hanno affidato i propri sentimenti alle parole, riuscendo a dare una lettura mai banale e molto acuta del male che circonda ogni uomo


Le studentesse e gli studenti della Classe di Pianoforte dell’Istituto comprensivo, guidate dal professore Tiziano Albanese, hanno eseguito alcuni brani selezionati per evidenziare la figura femminile. “La finalità – ha precisato il docente – è stata quella di porre l’accento sulla parità dei diritti attraverso un linguaggio universale, quello della musica, che non ha bisogno di traduzioni”.

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El Síndic y la Mesa de Consenso por el Delta se reúnen con la Comisión Europea para garantizar la protección del delta del Ebro

Date of article: 09/03/2022

Daily News of: 11/03/2022

Country:  Spain - Catalonia

Author: Regional Ombudsman of Catalonia

Article language: es

Han denunciado que queda pendiente de aprobar el Plan estatal para la protección del delta del Ebro y que esta zona no dispone de un plan específico de gestión y protección de los espacios naturales.

También se han reunido con el equipo del ombudsman de la UE.

El Síndic elevó a la Comisión cerca de 800 quejas sobre el incumplimiento de la normativa europea.
 

El síndic de greuges, Rafael Ribó, acompañado de miembros de la Mesa de Consenso por el Delta, se ha desplazado a Bruselas para mantener dos reuniones, una con representantes del Departamento de Medio Ambiente de la Comisión Europea, y otra con expertos de la oficina del ombudsman europeo.


El pasado mes de enero, el Síndic ya elevó a la Comisión las quejas por el incumplimiento de las normas para garantizar la protección del delta del Ebro y solicitó poder realizar una sesión de trabajo en la que pudiera participar la Mesa de Consenso por el Delta, con el objetivo de que pudiera explicar cómo la falta de protección del delta afecta a la vida diaria de las personas que allí viven.


Durante las reuniones, el Síndic ha manifestado la voluntad de que las quejas trasladadas puedan servir para fundamentar su actuación de exigencia del cumplimiento de las directivas europeas y para garantizar la protección del delta del Ebro frente a las consecuencias del cambio climático.


El Síndic de Greuges de Catalunya ha recibido alrededor de 800 quejas referidas al delta del Ebro y al proceso de regresión y fuerte impacto de los temporales de mar debido, entre otros, al cambio climático. En estas quejas, las personas denuncian la inacción y la falta de respuesta de las administraciones públicas ante estas amenazas, apuntando la posibilidad de una infracción de la normativa europea porque no se están adoptando las medidas necesarias para la protección efectiva del delta del Ebro y, en concreto, de sus espacios naturales protegidos.


Por un lado, el Síndic ha denunciado que el Ministerio por la Transición Ecológica y el Reto Demográfico todavía no haya aprobado el Plan para la protección de la fachada litoral del delta del Ebro, a pesar de que se presentó a información pública ya hace prácticamente un año. El Síndic también ha querido destacar la falta de ejecución de partidas presupuestarias destinadas a actuaciones de protección del litoral que deberían evitar o minimizar las inundaciones de la plana deltaica en caso de temporales marítimos.


Por otra parte, en cuanto a la Generalitat de Cataluña, que tiene competencias sobre la protección de espacios naturales y la biodiversidad, se ha podido comprobar que los espacios naturales del delta del Ebro no disponen de un plan específico de gestión y protección, a pesar de haber sido designados por la Administración de la Generalitat como hábitats a proteger según las directivas 92/43/CEE de hábitats naturales y 2009/147/CE de aves silvestres.


Por último, los trabajos llevados a cabo por el Síndic han evidenciado que es del todo imprescindible la activación de mecanismos de colaboración entre las administraciones del Estado y de la Generalitat de Cataluña para que puedan actuar de forma coordinada y colaborativa en la protección del delta del Ebro, especialmente si se tienen en cuenta los grandes retos que impone el cambio climático y sus impactos en el territorio deltaico.


El pasado septiembre, el Síndic ya se reunió con la Defensora del Pueblo Europeo para exponerle las carencias en las actuaciones de las administraciones que se habían detectado hasta entonces.

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February 2022 News Summary

Date of article: 09/03/2022

Daily News of: 11/03/2022

Country:  Latvia

Author: Ombudsman of Latvia

Article language: en

European Network of Children’s Ombudsmen (ENOC) calls for urgent action to protect children’s rights in Ukraine

The European Network of Children’s Ombudsmen (ENOC), including the Office of the Ombudsman of the Republic of Latvia, calls for urgent action to protect children’s rights in Ukraine. ENOC expresses its deep concern about the safety and well-being of children currently suffering in the war in Ukraine.


Ombudsman Juris Jansons fully supports the ENOC statement and stresses that children and families with children have the right to life, safety and all other rights under the United Nations Convention on the Rights of the Child. It is our collective duty to make sure that these rights are respected and to actively protect the children who are in this horrible situation.


Ombudsman calls on local governments to prevent bureaucratic and formal attitude towards people with disabilities

The Ombudsman has sent a letter to all Latvian local governments, reminding them of their obligation to ensure the rights of people with disabilities. The Ombudsman has received alarming information from the Association of Disabled Persons and their Friends “Apeirons” about the disinterested, bureaucratic, and formal attitude of several local governments when working towards ensuring accessibility for people with disabilities, such as access to or exit from their homes. Latvian and international law stipulates that respecting and ensuring the rights of people with disabilities is not optional for local governments, rather it is an obligation.


Local governments have been asked to provide answers to the Ombudsman’s questions by 11 March.


Ombudsman: Medical rehabilitation should also be provided for children without vaccination or recovery certificate

After a request by the Ombudsman, the Ministry of Health has reviewed the availability of medical rehabilitation services for children at the National Rehabilitation Centre “Vaivari”. The Ministry of Health has negotiated with the management of the NRC “Vaivari” and agreed that medical rehabilitation services will be provided also for children without vaccination or recovery certificates.


Ombudsman: The Patients’ Ombud should act as a parallel protection mechanism

The Ombudsman stresses the need to distinguish between two essential mechanisms in the Latvian health care system – the Patients’ Ombud and Health Inspection. Both mechanisms are aimed at protecting the rights of the patient, but their nature differs. In the Ombudsman’s view, the tasks of the Patients’ Ombud would be education, research, support in the form of information on rights, consultation, mediation where necessary, but not punishment or provision of medical opinion.


The Ombudsman participates in the discussion "In Focus: The Patient and Their Rights”

On 4 February, the Ombudsman participated in an online discussion organised by the Ministry of Health " In Focus: The Patient and Their Rights". The specialists discussed informed consent for treatment, as well as patient autonomy in medical treatment in Latvia, they also reviewed examples of good practice in other countries and discussed solutions for meaningful communication between the doctor and the patient.


Representatives of the Ombudsman’s Office participate in expert discussion on “European Day for Victims of Crime 2022”

On 22 February, an online seminar and expert discussion “European Day for Victims of Crime 2022” organised by the Crisis and Advisory Centre “Skalbes” took place. The aim of the event was to inform the public about the support available for victims and to promote inter-institutional cooperation for the provision of assistance.


The seminar explored six themes: (1) domestic violence, (2) compensation for harm/reconciliation, (3) human rights, (4) work-based crime, (5) internet crime and 6) economic crime. Representatives of the Ombudsman’s Office participated in the seminar with presentations "Hate Speech on the Internet: Can It Be Prevented?" and "Trafficking of Human Beings in the Digital Environment and Cooperation Mechanisms.”

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Statement by ENNHRI on the protection of human rights in the armed attack on Ukraine

Date of article: 08/03/2022

Daily News of: 11/03/2022

Country:  Latvia

Author: Ombudsman of Latvia

Article language: en

In a statement, the European Network of National Human Rights Institutions (ENNHRI) calls for an immediate end to the Russian Federation’s armed attack on Ukraine, in accordance with the principles of international law, humanitarian law and human rights, and urges the Russian government to implement the interim measures granted by the European Court of Human Rights.


The conflict in Ukraine has led to major casualties among civilian population, displacement of people, severe destruction of critical infrastructure and facilities, and deterioration of the overall humanitarian and human rights situation.


In its statement, ENNHRI welcomes the negotiations for a ceasefire, as well as the support offered by international organisations such as the UN, the OSCE, the Council of Europe and the EU. ENNHRI also supports the Office of the Ukrainian Parliament Commissioner for Human Rights in its efforts to promote and protect human rights in Ukraine in an extremely challenging situation.


ENNHRI calls on all Council of Europe member states to stand in solidarity with Ukraine, to provide humanitarian aid, to provide refuge to individuals fleeing Ukraine, and to cooperate with European NHRIs in this respect


Ombudsman Juris Jansons stresses: “Our common demand is to stop the invasion immediately to protect human lives, safety and well-being. Only a united, firm and unambiguously clear position of human rights defenders can serve as a basis for stopping these bloody crimes, and for effective investigations of these crimes.”


Read the full statement here.

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Rob Behrens’ term as Parliamentary and Health Service Ombudsman extended for two years

Date of article: 08/03/2022

Daily News of: 11/03/2022

Country:  United Kingdom

Author: Parliamentary and Health Service Ombudsman

Article language: en

The Cabinet Office has confirmed Rob Behrens’ term as Ombudsman and Chair of PHSO has been extended for two years, on the recommendation of the Public Administration and Constitutional Affairs Select Committee (PACAC).


During a session at PHSO’s annual scrutiny hearing with PACAC in December 2021, Rob gave an account of the improvements that have been made to our service in the last five years. The continuity of his leadership will ensure we continue to make improvements as we implement our new strategy.


Rob Behrens, Parliamentary and Health Service Ombudsman, said:

“I take seriously the responsibility of continuing to defend people’s rights at a time when the UK Ombudsman service has never been more needed in terms of providing access to justice. We will build on the transformation I am proud to have led over the past five years in collegiate fashion. 

“Our new three-year strategy will see us develop our approach to reaching out to more people, communities, and national and international stakeholders. We will enhance our skills in resolving cases and providing redress, and use emerging thematic data from our casework to promote public service improvement. We will rebuild from the pandemic in transparent, accessible, and accountable way.”   


The extended term starts from April 2022. 

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