El Adjunto Felipe Afonso visita la ONG Rescate Canarias

Date of article: 26/07/2022

Daily News of: 28/07/2022

Country:  Spain - Canary Islands

Author: Regional Ombudsman of the Canary Islands

Article language: es

El adjunto primero de la Diputación del Común visitó las instalaciones de la entidad para conocer la labor que desempeña en la isla de Gran Canaria

 

El adjunto primero de la Diputación del Común, Felipe Afonso, visitó las instalaciones de la ONG Rescate Canarias para conocer la labor que realiza en la integración social y en la repartición de alimentos para personas vulnerables en la isla de Gran Canaria.

A través de su comedor social, esta ONG ofrece alrededor de 3.300 menús al mes a personas que están en circunstancias críticas, entre las que se encuentran familias, personas sintecho o emigrantes, entre otros perfiles.

Afonso pudo conocer de cerca el trabajo realizado por Rescate Canarias, y aplaudió la iniciativa y la predisposición de la organización para ayudar a las personas que más lo necesitan en la Isla.

Read more

Minori sottoposti a procedimento penale e “Bambinisenzasbarre”

Date of article: 25/07/2022

Daily News of: 28/07/2022

Country:  Italy - Marches

Author: Garante regionale dei diritti della persona (Regional Ombudsman of Marches)

Article language: it

Due incontri con la partecipazione del Garante Giancarlo Giulianelli per fare il punto sulla situazione complessiva e per l’illustrazione di alcuni progetti che vanno ad interessare il territorio delle Marche

Minori sottoposti a procedimento penale. Se n’è parlato nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il Garante Giancarlo Giulianelli; il direttore dell’Ussm (Ufficio di Servizio Sociale per minorenni), Patrizia Giunto e il dirigente del Centro di giustizia minorile per Emilia Romagna e Marche, Marco Bonfiglioli. Obiettivo dell’iniziativa quello di avere un quadro aggiornato della situazione e delle diverse progettualità da mettere in cantiere. Particolare attenzione, nell’intervento del Garante, anche per quanto riguarda la mediazione penale.

Per Giulianelli anche un appuntamento con i rappresentanti dell’Associazione “Bambinisenzasbarre” con in primo piano le tematiche sulla genitorialità in carcere.

L’Autorità di garanzia è stata chiamata a condividere un progetto che nelle Marche va ad interessare gli istituti di Montacuto e Barcaglione ad Ancona e di Villa Fastiggi a Pesaro. Gli interventi previsti sono dedicati in particolar modo ai detenuti reclusi in Alta Sicurezza, che visti i tempi lunghi delle pene da scontare hanno maggiori problemi proprio sul versante del rapporto genitoriale.

Negli istituti in questione vengono creati degli “Spazi Gialli” dove, attraverso specifici accorgimenti, è permessa una maggiore libertà durante gli incontri. C’è anche una parte del progetto rivolta alle madri con prole al seguito, che riguarda Villa Fastiggi, unico istituto marchigiano con presenza femminile. Ulteriore declinazione lo spazio dedicato al “Gruppo di Parola”, dove gli stessi detenuti possono confrontarsi sulla problematica in questione. All’incontro hanno partecipato, oltre al Garante che ha fornito massima disponibilità a sostenere il progetto, Lia Sacerdote e Marina Gallon di “Bambinisenzasbarre” e Giovanna Biagetti coordinatrice del progetto regionale “Il carcere alla prova dei bambini e delle loro famiglie – Applicazione della Carta dei Diritti dei figli di genitori detenuti”.

Read more

Tausende Menschen feiern Bürgerfest im Landtag

Date of article: 18/07/2022

Daily News of: 28/07/2022

Country:  Germany - Baden-Württemberg

Author: Regional Ombudsman of Baden-Württemberg

Article language: de

Mehrere Tausend Menschen besuchten am Samstag, den 9. Juli 2022, das Bürgerfest des Landtags von Baden-Württemberg. Von 11 bis 17 Uhr gab es im Parlament ein unterhaltsames Programm für Kinder, Jugendliche und Erwachsene.

 

Mehrere Tausend Menschen besuchten am Samstag, den 9. Juli 2022, das Bürgerfest des Landtags von Baden-Württemberg. Von 11 bis 17 Uhr gab es im Parlament ein unterhaltsames Programm für Kinder, Jugendliche und Erwachsene. Die Gäste nutzten die Gelegenheit, die Volksvertretung einmal von innen erleben zu können. Die Abgeordneten stellten sich den Fragen der Bürgerinnen und Bürger, die Fraktionen zeigten ihre Arbeits- und Sitzungsräume. Dazu gab es ein buntes Angebot auf den Bühnen des SWR und der privaten Radios mit Kabarett, Musik und Zauberei.  Der Landtag gehörte an diesem Tag ganz den Bürgerinnen und Bürgern. 

In den Räumen der Fraktionen warteten Erfrischungen, Spiele und intensive Gespräche. Die Fraktionen waren auch auf den Bühnen aktiv mit Musikeinlagen, Ratespielen und den besten Tipps für Fahrradschrauber. Und es wurde auch ein Schaufenster für das Ehrenamt geboten - mit zwei Lawinenhunden als heimliche Stars des Tages. 

Politisch wurde es auch - bei der Elefantenrunde mit den Fraktionsvorsitzenden. Ebenso bei den vielen Begegnungen von Bürgerinnen und Bürgern mit Abgeordneten. Es wurde  leidenschaftlich diskutiert.  

Der Landtag und das gesamte Team der Bürgerbeauftragten des Landes Baden-Württemberg dankt allen Helfern und Mitwirkenden, die dazu beigetragen haben, dieses wunderbare Fest der Demokratie zu gestalten. Ebenso danken wir allen Bürgerinnen und Bürgern fürs Kommen. Wir freuen uns schon aufs nächste Mal!

Read more

Marù: “Il digitale favorisce la buona amministrazione se garantisce i diritti dei cittadini”

Date of article: 13/07/2022

Daily News of: 28/07/2022

Country:  Italy - Emilia-Romagna

Author: Regional Ombudsman of Emilia-Romagna

Article language: it

Digitalizzazione e pubblica amministrazione: quali diritti e quali tutele? È il tema del seminario promosso dal Difensore civico regionale, Carlotta Marù, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna, tenutosi ieri in Regione Emilia-Romagna.

L’utilizzo di nuove tecnologie digitali nell’attività delle pubbliche amministrazioni è percepito come strumento di buona amministrazione e fattore di garanzia per i diritti del cittadino, quindi come modalità per rendere più celeri e accessibili le opzioni di tutela. È altrettanto evidente, però, che l’avvento di nuove tecnologie digitali porta con sé nuovi profili di potenziale criticità che richiedono da parte degli interpreti (dunque anche, e soprattutto, da parte delle pubbliche amministrazioni) una particolare attenzione. Su questo si sono confrontati esperti e addetti ai lavori, fornendo chiavi di lettura del complesso fenomeno della digitalizzazione della pubblica amministrazione.

“L’attività del Difensore civico si muove in due direzioni: la tutela dei diritti dei cittadini e l’aiuto alle pubbliche amministrazioni in termini di efficacia, efficienza e trasparenza nella loro attività. L’approfondimento che abbiamo chiesto all’Università di Bologna con il progetto di ricerca, legato anche a questo seminario, riguarda entrambe questi aspetti, collegandoli al tema della digitalizzazione e quindi della semplificazione nella pubblica amministrazione”, ha spiegato in apertura Carlotta Marù.

Federico Alessandro Amico, presidente della Commissione parità dell’Assemblea legislativa, ha riferito dell’impegno che la Regione Emilia-Romagna ha da sempre sul fronte della tutela dei diritti dei cittadini e ha spiegato come la nuova sfida della transizione digitale vada affrontata senza lasciare indietro nessuno. Di sfida ha parlato anche Angelo Giuseppe Orofino (Università LUM Giuseppe Degennaro), ponendo però l’accento sulle nuove possibilità per la pubblica amministrazione e per i cittadini fornite dall’innovazione tecnologica, tanto utile quanto invasiva. Su digitalizzazione e buona amministrazione è intervenuto anche Benedetto Ponti (Università degli studi di Perugia), che ha parlato delle possibilità che offre la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea anche nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione.

Corrado Caruso (Università di Bologna e membro della Consulta di garanzia statutaria Regione Emilia-Romagna) e Marina Caporale (Università di Bologna) hanno fornito spunti sulla relazione tra buona amministrazione e diritti della persona. L’idea della tecnologia come strumento per favorire e promuovere i diritti fondamentali, come, ad esempio, quello della partecipazione al dibattito pubblico, secondo Caruso è oggi un po’ sbiadita, in quanto si sta affermando quella di una tecnologia del potere avversa ai diritti della persona. Emergono, quindi, multiple esigenze di tutela. A seguire, Caporale ha affrontato il tema della cittadinanza digitale a tutto tondo, definendola un’insieme di conoscenze che si acquisiscono con un percorso specifico, spesso spinto dalle stessa pubblica amministrazione e negli ultimi anni anche dall’Unione europea.

Dei diritti di cittadinanza digitale e di tutela giurisdizionale in particolare si è occupato nella sua relazione Edoardo Nicola Fragale (Università di Trieste). Della stessa opinione di Carlotta Marù, il collega Marino Fardelli, Difensore civico del Lazio: nonostante l’istituto della difesa civica sia ancora poco conosciuto è un importante promotore della cittadinanza digitale e, come ricettore delle istanze dei cittadini, autentico campanello d’allarme per le pubblica amministrazione sulle violazioni e sulle esigenze di tutela.

In chiusura Claudia Tubertini (Università di Bologna) ha ribadito come la difesa civica abbia un importante ruolo di sentinella, anche a livello nazionale, sull’applicazione dei diritti di cittadinanza digitale e sulle criticità che si portano dietro, ipotizzando anche un rapporto quasi diretto con l’Agenzia per l’Italia digitale (Agid), affinché le amministrazioni pubbliche si facciano vere promotrici di questi nuovi diritti.

Read more

A la une 40 ans après la loi du 4 août 1982 : la persistance des discriminations envers les personnes LGBTI

Date of article: 27/07/2022

Daily News of: 28/07/2022

Country:  France

Author: National Ombudsman of France

Article language: fr

En août 1982, l’Etat français abrogeait les dispositions pénalisant les relations homosexuelles dans le code pénal. 40 ans plus tard, la Défenseure des droits s’inquiète de la persistance des discriminations envers les personnes LGBTI.

Dans les faits, les relations homosexuelles n’étaient déjà plus condamnées. Mais il subsistait dans le code pénal français des textes discriminatoires : la majorité sexuelle était notamment fixée à 18 ans pour les relations homosexuelles, contre 15 ans pour les hétérosexuelles.

Avec la loi du 4 août 1982, l’Etat français abrogeait ces dispositions.

40 ans plus tard, la loi et le droit sont progressivement devenus de plus en plus protecteurs envers les personnes LGBTI. Malgré cela, les discriminations dont elles sont victimes demeurent alarmantes.

Des discriminations toujours trop importantes

Malgré des avancées et l’évolution positive du droit pour lutter contre toute forme de discriminations, l’institution constate la persistance des discriminations envers les personnes LGBTI, en particulier dans le domaine de l’emploi et de l’accès aux biens et services.

Harcèlement discriminatoire dans l’emploi, refus de location de logement, défaut de prise en compte du mariage pour l’ouverture d’un compte joint… Telles sont les situations dont la Défenseure des droits est encore saisie en 2022.

Pour autant, le taux de non-recours reste très élevé : en 2021, seulement 2% des saisines en matière de discrimination invoquaient le critère de l’orientation sexuelle, tout comme celui de l’identité de genre. Pour lutter contre ce non-recours, il est essentiel de mieux informer les victimes de leurs droits, et sanctionner ces discriminations. Le recours au droit, qui reste indispensable, présente cependant des limites et ne peut être le seul levier pour lutter en faveur du respect des droits des personnes LGBTI.

De nouvelles mesures nécessaires pour garantir l’égalité

Le Défenseur des droits contribue à la lutte contre les discriminations à travers sa plateforme antidiscriminations.fr. Lancée le 12 février 2021, la plateforme est un dispositif de réponse dédié aux victimes et témoins de discriminations, qui comprend un numéro de téléphone, 3928, et un tchat en ligne. Ce dispositif reste cependant insuffisant pour lutter efficacement et pleinement pour le respect des droits des personnes LGBTI.

L’institution alerte depuis plusieurs années sur l’insuffisante mobilisation des pouvoirs publics et a publié de nombreuses propositions de réformes et recommandations afin de mieux prévenir et sanctionner les discriminations :

  • Mesurer les inégalités et les discriminations pour agir,
  • Créer un Observatoire des discriminations,
  • Assurer une sanction dissuasive des discriminations par les juges,
  • Assurer une réelle portée au dispositif d’action de groupe,
  • Assurer un engagement des organisations dans la prévention des discriminations,
  • Obtenir la sanction des discriminations par les organisations,
  • Assurer la transparence, la traçabilité et l’objectivation des procédures et décisions,
  • Éduquer contre les discriminations.

L’éducation contre les préjugés et les discriminations est un point essentiel. Il apparaît en effet nécessaire de mettre en place des campagnes de prévention et de lutte contre les LGBTphobies, notamment à destination des élèves, de former les personnels de l’Education nationale et de mettre en place un cadre de référence en matière d’éducation à la sexualité. La Défenseure des droits regrette que la communauté éducative soit encore trop peu sensibilisée à ces sujets et que les cours d’éducation à la sexualité prévus par la loi ne soient toujours pas effectifs et se réduisent encore trop souvent à une information sur la contraception, ou à une prévention des maladies sexuellement transmissibles.

« On ne peut se satisfaire, 40 ans après une telle évolution législative, d’une effectivité partielle des droits. Elle doit être totale et inamovible ».

Claire Hédon, Défenseure des droits.

Read more