Jesús Maeztu asiste a la toma de posesión de Concha Gimeno, Justicia de Aragón

Date of article: 16/02/2024

Daily News of: 21/02/2024

Country:  Spain - Andalucía

Author: Regional Ombudsman of Andalucía

Article language: es

El Defensor del Pueblo andaluz, Jesús Maeztu, ha asistido en Zaragoza a la toma de posesión de Concepción Gimeno Gracia como Justicia de Aragón, tras jurar su cargo ante las Cortes de Aragón. Gimeno Gracia estuvo arropada desde la tribuna de invitados por el Defensor del Pueblo, Ángel Gabilondo, y por todos los representantes de los defensores autonómicos, además del Lugarteniente que ha ejercido en funciones de Justicia en la última etapa, Javier Hernández, por la baja y jubilación del antecesor de Gimeno, Ángel Dolado.

Ninguna otra mujer ejerció antes en la historia del Justiciazgo. Sus primeras palabras fueron para reivindicar la igualdad entre hombres y mujeres y el acceso de ellas a todas las esferas de responsabilidad, y defendió que su ejercicio como Justicia de Aragón estará pendiente, sobre todo, de los «más vulnerables». «La primera mujer Justicia de Aragón, en una sociedad –la aragonesa–, que viene transmitiendo su deseo de hacer efectivo el derecho de igualdad de la mujer en el acceso a las responsabilidades públicas», celebró.

Este jueves, en su elección en las Cortes contó con los votos a favor del PP, PSOE, Teruel Existe, Chunta Aragonesista y Partido Aragonés, y las abstenciones de Vox, IU y Podemos.

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“Più garanzie per i diritti dei cittadini”: la parola a Corecom e Difensore civico

Date of article: 16/02/2024

Daily News of: 21/02/2024

Country:  Italy - Emilia-Romagna

Author: Regional Ombudsman of Emilia-Romagna

Article language: it

“Il Difensore civico e il Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom), organi di garanzia della Regione che garantiscono servizi a tutela dei cittadini in forma gratuita, sono un importante presidio democratico a difesa dei diritti specie dei più deboli che va valorizzato e rafforzato”.

È il messaggio che esce dall’incontro promosso dal Difensore civico e dal Corecom dell’Emilia-Romagna per far conoscere l’attività in ambito di controversie con enti pubblici e con soggetti privati che offrono un servizio pubblico, come, ad esempio, i gestori della telefonia (il Corecom) e i gestori di acqua, luce e gas (il Difensore civico), tenutosi oggi a Bologna nella sede dell’Assemblea legislativa.

Ad aprire i lavori il Difensore civico dell’Emilia-Romagna, Guido Giusti: “Il Difensore civico è un organo di facile accesso, totalmente gratuito, che opera a garanzia dei diritti e degli interessi dei cittadini nei confronti dell’amministrazione pubblica e di tutti quei soggetti, anche privati, che svolgono una funzione pubblica o di pubblico interesse, come, ad esempio, i gestori di acqua, luce e gas.Nel 2023 le istanze pervenute al Difensore civico dell’Emilia-Romagna sono state 766; di queste, 456 quelle istruite perché di competenza e 416 quelle concluse. Nei giorni scorsi si è riunito per la prima volta in Emilia-Romagna, a Bologna, il Coordinamento nazionale dei difensori civici”.

Per il presidente del Coordinamento nazionale dei difensori civici, Marino Fardelli “l’obiettivo è quello di superare, con anche la persuasione, quel muro che a volte separa il cittadino dalle pubblica amministrazione. La figura del difensore civico è diffusa in tutta Europa, ma solo in Italia la nomina avviene a livello locale: un limite che patiamo a livello internazionale. Serve, quindi, rafforzare il Coordinamento nazionale dei difensori civici”.

Dopo Fardelli, sull’evoluzione delle competenze dell’istituto, è intervenuta Gianna Morandi, Difensore civico della Provincia autonoma di Trento.

Sull’attività del Corecom è intevenuto il vicepresidente Giorgio Tonelli: “Il Corecom, estensione locale dell’Agcom, vigila sul sistema delle comunicazioni regionale e opera anche per assicurare il rispetto delle norme, a partire dalla parità d’accesso durante le campagne elettorali. Inopltre, interviene nelle controversie tra i gestori dei servizi di telecomunicazioni e gli utenti”. “Nel 2023 – riferisce Tonelli – le istanze di conciliazione (primo grado) pervenute al Corecom sono state 4.781, di cui 3.298 concluse con accordo, con 1.139.195 euro riconosciuti ai cittadini. Mentre le istanze di definizione (secondo grado) sono state 459, con 345 accordi conclusi in udienza, per 393.037 euro riconosciuti ai cittadini, i provvedimenti di definizione sono stati invece 67, per 54.654 euro di somme riconosciute”.

“Nel perseguire l’obiettivo di promuovere una società basata sui principi della giustizia e dell’equità – ha affermato la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti – è fondamentale riconoscere e sostenere il lavoro di questi organi di garanzia, che rappresentano un baluardo contro l’arbitrarietà e l’ingiustizia, per la pacificazione sociale”. “Queste due strutture, nel corso degli anni, hanno sviluppato competenze sempre più estese, fino a creare un ponte tra i cittadini e le amministrazioni pubbliche. Parliamo di forme di tutela gratuite, di facile accesso”, ha proseguito la presidente. “L’Assemblea legislativa – ha concluso Emma Petitti – mette al centro i diritti fondamentali dei cittadini, la cui promozione e la cui tela sono un valore strategico condiviso da tutte le forze politiche. Anche per questo Corecom e Difensore civico costituiscono un pilastro fondamentale del nostro sistema democratico”.

“Le strutture di garanzia, a partire dal Difensore civico e il Corecom, non sono solo strumenti utili a dirimere controversie per cittadine e cittadini, ma un punto di riferimento per la costruzione di politiche regionali”, interviene poi il presidente della commissione assembleare di Parità, Federico Amico. “Con la commissione che presiedo, che ha rapporti costanti con i due organi, possiamo mettere a disposizione la tutela dei diritti per tutte e tutti”.

A chiudere i lavori Gianluca Gardini, docente di diritto amministrativo all’Università di Ferrara, che in Emilia-Romagna ha guidato sia Difesa civica sia Corecom: “Gli organi di garanzia devono essere imparziali, sono dei sensori sui territori, a contatto diretto con i cittadini, uno strumento concreto per l’Assemblea legislativa e per questo devono essere valorizzati”. Con Corecom e Difensore civico, ha precisato, “si valorizza la partecipazione dal basso. Parliamo di istituti che il cittadino comprende in quanto risolvono i loro problemi concreti e, per giunta, in modo gratuito”.

Fra i relatori all’incontro anche Nicola Posteraro, docente di diritto amministrativo all’Università degli studi di Milano, Marco Magri, docente di diritto amministrativo all’Università di Ferrara, Marco Macchia, docente di diritto amministrativo all’Università di Roma Tor Vergata, e Marina Caporale, docente di diritto amministrativo all’Università di Modena e Reggio Emilia.

All’incontro, inoltre, sono stati presentati i volumi “Contributo allo studio della difesa civica quale strumento di risoluzione alternativa delle controversie”, di Nicola Posteraro, e “I Comitati regionali per le comunicazioni: riding two horses at once?”, di Marco Macchia.

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Failure to offer potentially life improving medication to patients with multiple sclerosis in care of Aneurin Bevan University Health Board

Date of article: 15/02/2024

Daily News of: 21/02/2024

Country:  United Kingdom - Wales

Author: Public Services Ombudsman for Wales

Article language: en

We issue today a public interest report about a failure by Aneurin Bevan Health Board to offer fampridine, a drug that may help to improve walking for some patients with multiple sclerosis, to eligible patients in its area.

Summary

We launched an investigation after Mrs X complained that the Health Board failed to offer her treatment with fampridine after its approval for NHS use in Wales.

We found that although fampridine was approved by the Welsh Government as an NHS funded treatment in Wales in December 2019, Aneurin Bevan University Health Board had still not put in place arrangements to offer fampridine to Mrs X, or any eligible patients in its area.  

During our investigation, we found evidence that the Health Board had estimated that there may be around 500 patients in its area who may be eligible for this treatment. The Health Board said it had been unable to offer the drug due to a lack of resources. It said that a business case for introduction of the drug was being developed, including the need to recruit suitable staff to ensure the safe roll-out of fampridine treatment.

The Health Board said that it was not able to refer patients to other health boards nearby, as they already had waiting lists for accessing fampridine within their own areas.  Fampridine is not NHS funded in England, so the Health Board stated there was no possibility of seeking an agreement to refer patients there for treatment.  

Commenting on the report, Public Services Ombudsman for Wales, Michelle Morris, said:

“Newly approved medicines should be offered within 60 days of approval by the Welsh Government. It is therefore concerning that fampridine is not being offered to any of the eligible patients within the Health Board’s area.

Even if the Health Board’s own Pre-Investment Panel approves the funding immediately, the Health Board has estimated another 3 to 6 months to recruit staff.  This means that the earliest fampridine could be offered to patients is the middle of 2024.  This represents over 4 years since the approval of fampridine as an NHS-funded treatment in Wales.

This delay is unacceptable. It has caused and continues to cause injustice to Mrs X, and other patients, who remain unclear as to when or if they will have access to this potentially life improving medication.”

Recommendations

We recommended that the Health Board should apologise to Mrs X and that it should urgently establish an action plan, with timescales, for the provision of fampridine. We also asked the Health Board to share our report with the Board or relevant committee who should oversee and regularly review the action plan to ensure that good progress is made and that the actions are completed. 

Aneurin Bevan University Health Board accepted our findings and conclusions and agreed to implement these recommendations.

You can read the full version of the public interest report into Aneurin Bevan University Health Board (202301069) here.

15/02/2024

 

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El Síndic celebra una Jornada dedicada a la Defensa del Derecho a una Buena Administración

Date of article: 15/02/2024

Daily News of: 21/02/2024

Country:  Spain - Valencia

Author: Regional Ombudsman of Valencia

Article language: es

El Síndic de Greuges de la Comunitat Valenciana ha organizado una Jornada bajo el título “La Defensa del Derecho Fundamental a una Buena Administración”, que se ha celebrado hoy en el Museo Arqueológico de Alicante,  en la que expertos en la materia han analizado el cambio de paradigma en las relaciones entre la ciudadanía y la Administración.

El síndic de Greuges, Ángel Luna, y la vicepresidenta segunda del Consell y consellera de Servicios Sociales, Igualdad y Vivienda, Susana Camarero, han sido los encargados de inaugurar este encuentro al que han asistido cerca de 200 personas.

En su intervención, Luna ha mostrado su preocupación por las quejas que recibe esta institución relacionadas con la falta de respuesta, las demoras en resolver o la petición de documentación que ya tiene la Administración, entre otras cosas. En muchas ocasiones, estas deficiencias en la tramitación de expedientes afectan a las personas más vulnerables.

El síndic ha lamentado que en estas actuaciones recurrentes «muchas veces solo se requiere un esfuerzo mínimo por parte del empleado público». Por ello, ha insistido en la importancia de positivizar, con normas éticas y de conducta, las obligaciones de los empleados públicos, no sólo de los altos cargos y dirigentes políticos. Asimismo, se ha mostrado partidario de aprobar una ley autonómica que garantice el cumplimiento real y efectivo del derecho a una buena administración.

Por su parte, la vicepresidenta segunda ha señalado durante su intervención, que el derecho a una buena administración engloba, entre otros, el derecho a “un tratamiento equitativo e imparcial de los asuntos administrativos y a una respuesta en un plazo razonable, así como a recibir servicios públicos de calidad”. Además, ha puesto en valor la labor del Síndic de Greuges como garante de estos derechos y también su trabajo en la prevención de una mala administración en la Comunitat Valenciana.

La construcción del derecho a una buena administración

La primera ponencia ha corrido a cargo del catedrático de Derecho Administrativo de la Universitat de Barcelona, Juli Ponce Solé, que ha alertado de «la falta de calidad institucional y del amplio margen de mejora de las Administraciones Públicas». Ponce ha señalado que «la buena gestión pública nos permite tener resultados que se traducen en valor público, en impactos positivos para el bienestar de la sociedad. En definitiva, en la garantía de los derechos y las libertades de la ciudadanía».

La jueza del Tribunal de Justicia de la Unión Europea, María Lourdes Arastey, ha indicado durante su intervención que la buena administración es un precepto incluido en la Carta de Derechos Fundamentales de la Unión Europea, calificándolo de derecho subjetivo, «un principio general del Derecho y un valor de la Unión Europea». También ha reclamado el derecho de la ciudadanía a no tener que verse obligada a litigar para poder satisfacer sus derechos.

La última ponencia de la mañana ha corrido a cargo del magistrado del Tribunal Supremo Dimitry Teodoro Berberoff, que ha incidido en que el valor añadido de la buena administración es ser un principio de interpretación y un criterio orientador de las normas jurídicas.

Mesa redonda: ¿Se aplica el derecho a una buena administración?

Durante la sesión vespertina, ha tenido lugar una mesa redonda en la que los ponentes, moderados por el adjunto segundo del Síndic, Carlos Castillo,  han compartido sus experiencias sobre la aplicación del derecho a una buena administración desde sus respectivas organizaciones. En ella han participado: Bárbara Aranda Carles, jefa adjunta en el Servicio Jurídico de la Agencia Tributaria; Álvaro Martínez Ávila, abogado General de la Abogacía de la Generalitat Valenciana; Eva Gutiérrez Casbas, directora del Área de lo Contencioso de la Diputación Provincial de Alicante; e Ignacio Gally, decano del Colegio de Abogados de Alicante.

Finalmente, el síndic, Ángel Luna, se ha encargado de clausurar la jornada y exponer las conclusiones más importantes de todo lo dicho por los expertos.

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(EO) EISMEA improves how it manages grants following Ombudsman’s suggestions

Date of article: 15/02/2024

Daily News of: 21/02/2024

Country:  EUROPE

Author: European Ombudsman

Article language: en

NEWS - DATE Thursday | 15 February 2024
CASE 533/2022/PB - OPENED ON Thursday | 24 March 2022 - DECISION ON Friday | 23 June 2023 - INSTITUTION CONCERNED European Innovation Council and SMEs Executive Agency

Following suggestions from the Ombudsman, the European Innovation Council and SMEs Executive Agency (EISMEA) issued new guidelines on how staff should handle situations where a change during a Horizon 2020 or Horizon Europe project is likely to lead to the termination of the grant agreement. Horizon 2020 and Horizon Europe are EU funding programmes for research and innovation.

The new guidelines specify that when EISMEA learns of a situation that will likely lead to the termination of a grant, it must inform the beneficiary about it within 15 working days. It must also inform the beneficiary about the impact this will have on its ongoing project work and the eligibility of costs covered by the grant.

EISMEA’s new guidelines follow an Ombudsman inquiry into how it terminated a grant agreement because the funding recipient had lost its status as a small or medium-sized enterprise (SME) after being taken over by another company. The Ombudsman issued suggestions for improvement after finding that, while EISMEA’s decision to terminate the grant was reasonable, delays and communication problems in the termination process itself constituted maladministration.

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