Criticism of the Swedish Prison and Probation Service, Mariefred correctional facility, for failure to manage requests from an inmate

Date of article: 04/01/2024

Daily News of: 11/01/2024

Country:  Sweden

Author: Seimas Ombudsmen's Office

Article language: en

Date of decision: 2023-11-30

Decision case number: 8064-2022

Decision maker: Ombudsman

An employee failed to manage the requests made by inmates and, among other things, answered inmates on a post-it note without a signature. In the decision, the Parliamentary Ombudsman stresses the importance of carrying out, in every individual case, a thorough assessment of whether a request can be handled on the basis of the Swedish Prison and Probation Service’s service obligations or whether it is a formal matter. Furthermore, the Parliamentary Ombudsman recalls that the Swedish Prison and Probation Service should be generous in permitting conversations between an inmate and a lawyer who is assisting the inmate with a legal matter and that such a conversation can be of an urgent nature.

Date of decision: 2023-11-30

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Istituti penitenziari marchigiani, il garante: “questa è la situazione, disponibile a qualsiasi confronto”

Date of article: 17/01/2024

Daily News of: 17/01/2024

Country:  Italy - Marches

Author: Garante regionale dei diritti della persona (Regional Ombudsman of Marches)

Article language: it

Conferenza stampa di Giancarlo Giulianelli su tutti gli aspetti che vanno ad interessare il mondo carcerario, anche alla luce di quanto accaduto nelle ultime settimane

“Disponibile a qualsiasi tipo di confronto che, anzi, sarebbe da avviare al più presto tra tutte le parti interessate. Sempre convinto del pieno diritto che appartiene anche ai detenuti di ricevere le cure necessarie, il supporto e il sostegno per il loro futuro reinserimento nella società”.
Lo dice il Garante Giancarlo Giulianelli aprendo la conferenza stampa organizzata per fare il punto sulla situazione degli istituti penitenziari marchigiani, anche alla luce delle tensioni e del suicidio di un giovane detenuto, che negli ultimi giorni hanno interessato la Casa circondariale di Montacuto.
“Ritengo che a tutt’oggi – sottolinea Giulianelli – sia opportuno ribadire alcune questioni di fondo che in questi anni ho più volte posto al centro dell’attenzione, frutto anche delle risultanze della nostra costante azione di monitoraggio”.
Il Garante le rinnova tutte, a partire dal sovraffollamento che interessa, ciclicamente, soprattutto gli istituti di Villa Fastiggi a Pesaro e Montacuto ad Ancona, dalla carenza di personale in tutti i settori, dalle criticità strutturali fino ai problemi legati alla sanità, su cui pesa inevitabilmente anche un’evoluzione del tipo di patologie con particolare riferimento a quelle psichiatriche.
“Strutture inadeguate? L’abbiamo detto a chiare lettere – specifica Giulianelli – che quelle esistenti avrebbero bisogno di interventi sostanziali e che almeno una, quella di Fermo, andrebbe definitivamente chiusa visto che è inidonea ad ospitare un carcere. Come abbiamo aggiunto che la chiusura, dopo il terremoto, della struttura di Camerino rende ormai necessaria la messa in essere di un nuovo istituto in provincia di Macerata. Carenza di personale? È sotto gli occhi di tutti, la Polizia penitenziaria lo ricorda ogni giorno anche sull’onda del sovraffollamento e sulla sanità la nota è ancora più dolente”.
Per quest’ultimo aspetto il Garante parte dall’alto specificando di nuovo come l’esperienza acquisita negli ultimi anni dimostri ormai che “sarebbe opportuno il ritorno al vecchio sistema, che poneva la sanità carceraria in capo al Ministero e non alle Regioni. Le carenze e le disfunzioni sono evidenti anche per quanto riguarda l’ordinaria gestione del settore”. E chiarisce che “l’aumento, poi, delle patologie psichiatriche e delle tossicodipendenze rende improcrastinabile un intervento deciso in termini di personale e strutture da attivare. Una sola Rems per le Marche, con una ventina di posti a disposizione, non basta più, non è più in grado di assorbire tutte le richieste. Ne andrebbe attivata almeno un’altra, magari da creare all’interno di un istituto con un adeguato supporto di personale specifico. Per quanto riguarda le tossicodipendenze va previsto, senza dubbio, un potenziamento del Sert”.
Su tutto Giulianelli pone poi la questione legata all’applicazione, ove ci siano le condizioni, delle misure alternative, che permetterebbe un decongestionamento delle strutture.
“Il Garante – spiega – non ha ovviamente possibilità di porre soluzione concreta a queste problematiche, se non per quanto riguarda il fatto di farle emergere e renderle oggetto di confronto. L’Autorità di garanzia monitora, parla con i detenuti, accoglie le segnalazioni e le richieste che le vengono sottoposte, verificando le situazioni e cercando di fornire risposte adeguate. Questa è la sua funzione, che viene svolta quotidianamente attraverso un’interlocuzione continua, il lavoro degli uffici deputati, la progettazione delle attività trattamentali che hanno un ruolo importante nella vita di detenuti. Ne abbiamo sostenute diverse già esistenti, ne abbiamo proposte di nuove, altre ancora ne verranno attivate per il nuovo anno, perché anche in questa direzione il nostro lavoro continua”.
Sulla morte del giovane detenuto a Montacuto Giulianelli specifica che “se avessimo avuto una segnalazione specifica, forse sarebbe stato possibile fare qualcosa. Resta la tragedia e la necessità di chiarire cosa realmente sia accaduto. La Procura della Repubblica di Ancona, come noto, ha aperto un fascicolo e siamo fiduciosi che la giustizia faccia il suo corso. Non mancheremo, comunque, di continuare ad attenzionare la situazione. Convinti che lo si debba fare ogni giorno e non con uscite sporadiche solo quando accade una tragedia”.

DATI ISTITUTI PENITENZIARI

Al 31 dicembre 2023, come si evince dal report mensile del Ministero di Giustizia, erano complessivamente 919 (311 stranieri e 24 donne) i detenuti presenti nei sei istituti penitenziari delle Marche, per una capienza di 837 unità. Di questi, 703 con condanna definitiva, 136 in attesa di primo giudizio, 80 con condanna non definitiva (41 appellanti, 26 ricorrenti, 13 misti), 41 in semilibertà (di cui 8 stranieri)
Andando ad un esame per singola struttura, partendo dai due istituti del capoluogo regionale, a Montacuto le presenze erano pari a 332 unità (116 stranieri) su una capienza regolamentare di 256, mentre a Barcaglione erano 91 (37) su 100 posti disponibili. Per quanto riguarda Marino del Tronto di Ascoli Piceno i detenuti ospitati erano 104 (24) su 103, a Fermo 50 (20) su 43, a Villa Fastiggi di Pesaro 255 (112 stranieri e 24 donne) su una capienza di 153.
Infine, Fossombrone con 87 detenuti di cui 2 stranieri per 182 posti disponibili, ma va sempre considerato il reparto chiuso per ristrutturazione.
Dati che sostanzialmente vanno a confermare il sovraffollamento soprattutto a Villa Fastiggi e Montacuto.

A.Is.

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International Ombudsman Learning Academy launched

Date of article: 17/01/2024

Daily News of: 17/01/2024

Country:  Greece

Author: Greek Ombudsman

Article language: en

A learning initiative to help Ombudsman officers across Europe deliver quality services to the citizen was launched on January 16, 2024, in Manchester, UK. The Learning Academy of the European International Ombudsman Institution (IOI) will serve as a specialized forum and training center where Ombudsmen and their officers will exchange ideas and practices, and develop new skills and modes of cooperation.

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''Los niños tienen derecho a vivir en un hogar''

Date of article: 16/01/2024

Daily News of: 17/01/2024

Country:  Spain - Catalonia

Author: Regional Ombudsman of Catalonia

Article language: es

La síndica pide más recursos para las familias para garantizar el derecho de los niños a vivir en un entorno familiar

Hoy se han debatido en el Parlamento dos informes de infancia: uno sobre el sistema protector de la infància y otro sobre los derechos en el entorno digital
 

La síndica de greuges de Catalunya, Esther Giménez-Salinas, y la adjunta de infancia, Aida C. Rodríguez, han comparecido hoy en el Parlamento catalán para debatir dos informes de infancia.

Primeramente, en una sesión conjunta entre la Comisión de Infancia y la del Síndic de Greuges, se ha presentado y debatido el informe La desinstitucionalización del sistema de protección a la infancia y la adolescencia, que tenía por objetivo analizar las principales disfunciones del sistema de protección actual. En este contexto, la síndica ha subrayado el derecho primordial de los niños y adolescentes a vivir y crecer en un entorno familiar, sobre todo porque la institucionalización tiene varios efectos negativos para su desarrollo. En palabras de la síndica, "el ingreso en un centro residencial debe ser siempre una medida excepcional y el último recurso".

Durante la intervención también ha destacado algunas recomendaciones que tanto la Administración como el Parlamento deberían tener en cuenta para mejorar el sistema actual:

  • Hay que apoyar a las familias para prevenir el riesgo y crear un subsistema de acompañamiento intensivo a estas las familias.
  • Hay que crear un sistema de garantías en el procedimiento de desamparo y en su ejecución.
  • Hay que promocionar a las familias de acogimiento profesional.
  • Hay que evitar que niños menores de seis años residan en centros, y especialmente niños menores de tres años.
  • Hay que reforzar un modelo de centro residencial que no supere el máximo de doce plazas.
  • Hay que asignar personal referente para los niños y adolescentes a lo largo de su trayectoria en el sistema de protección.

Los miembros de ambas comisiones se han mostrado de acuerdo con la necesidad de introducir cambios en el sistema de protección a la infancia en la línea de lo que propone el informe.

A continuación, ante la Comisión de Infancia, se ha presentado y debatido el informe La protección de los niños y los adolescentes en el entorno digital. En este punto, la síndica y la adjunta han puesto en valor el avance que supone el acceso a las tecnologías de la información, pero también han alertado de algunos de los peligros y riesgos que comporta, que pueden suponer una vulneración de los derechos de los niños y los adolescentes, como el derecho a un correcto desarrollo, a la salud o a la integridad. Ante esto, han pedido al Parlamento que se avance en la regulación y el control en las redes sociales, especialmente para garantizar los derechos de niños y adolescentes.

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El Defensor del Pueblo y el Ministerio de Inclusión abordan la mejora del acceso de la población vulnerable al Ingreso Mínimo Vital

Date of article: 16/01/2024

Daily News of: 17/01/2024

Country:  Spain

Author: National Ombudsman of Spain

Article language: es

El Defensor del Pueblo, Ángel Gabilondo, ha mantenido este martes un encuentro en la sede de la institución con la ministra de Inclusión, Seguridad Social y Migraciones, Elma Saiz, en el que han abordado, entre otros asuntos, el acceso de la población vulnerable al Ingreso Mínimo Vital (IMV), aspectos relacionados con Seguridad Social y la situación migratoria.

El Defensor del Pueblo recibe periódicamente quejas de ciudadanos que dicen encontrar dificultades para acceder a la prestación del IMV, entre otros asuntos, por el grado de complejidad de los requisitos de acceso o la falta de asesoramiento presencial. Esta es la prestación social que más quejas suscita en la institución.

Ángel Gabilondo ha trasladado a la ministra la necesidad de reformas legislativas que mejoren el acceso a la población vulnerable del Ingreso Mínimo Vital. La ministra Saiz, por su parte, ha evidenciado “el hito que ha supuesto para España la aprobación del IMV, cuyos itinerarios de inclusión se encuentran ya en fase de evaluación y suponen una política pionera en el marco europeo”. También coincidió con el Defensor del Pueblo en la necesidad de optimizar el acceso al mismo de la población más vulnerable.

La institución Defensor del Pueblo lleva desde 2022 solicitando la adopción de medidas para hacer más accesible esta prestación social y ha emitido varios recordatorios y recomendaciones a las diferentes administraciones, principalmente al Ministerio de Inclusión, Seguridad Social y Migraciones.

Además, en el encuentro se ha tratado la atención presencial y obtención de citas previas en la Seguridad Social, las incapacidades laborales y la extensión del permiso monoparental.

La ministra señaló al respecto de la atención presencial y la obtención de citas previas en la Seguridad Social que el Ministerio está trabajando para mejorar la atención a la ciudadanía y que ha observado que este esfuerzo comienza a dar frutos.

Migraciones

Por otra parte, en la reunión se trataron asuntos sobre la cuestión migratoria, como la acogida humanitaria y la gestión de las llegadas irregulares, así como el sistema de protección internacional.

Ángel Gabilondo puso de manifiesto la situación de las personas que se encuentran en las salas de asilo en el Aeropuerto Adolfo Suárez Madrid-Barajas, lugar al que miembros del Defensor del Pueblo realizaron una nueva visita el 20 diciembre y que dio lugar a la remisión de algunas sugerencias al Ministerio del Interior y al Ministerio de Migraciones.

La institución ha solicitado a la Secretaría de Estado de Migraciones, entre otros asuntos, que se garanticen condiciones dignas y se proteja la salud física y mental de las personas que temporalmente se encuentren en los puestos fronterizos. Y que se coordinen actuaciones  conjuntas con la Dirección General de la Policia, Oficina de Asilo y Refugio y Aena para acreditar, asimismo, las previsiones contenidas en la Directivas 2013/33/UE del Parlamento Europeo y del Consejo, de 26 de junio de 2013.

La ministra compartió la necesidad afrontar este desafío en coordinación con las autoridades mencionadas y poniendo siempre en el centro los derechos humanos.

Elma Saiz informó al Defensor de que, hoy mismo, en el Consejo de Ministros, se ha aprobado la creación de una Comisión Interministerial de Inmigración para tratar este “relevante asunto transversal”. Y asimismo subrayó que en el mes de marzo se volverá a reunir la Conferencia Sectorial de Migraciones -en la que están representadas las CC.AA. y la Federación Española de Municipios y Provincias- para estudiar la situación de este fenómeno que afecta sobremanera a países fronteras como España. Se trata de un reto que han de compartir todas las administraciones, porque la búsqueda de soluciones requiere un trabajo conjunto.

 

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