Tätigkeitsbericht 2023 des Ausschusses für Petitionen

Date of article: 18/06/2024

Daily News of: 18/06/2024

Country:  Germany

Author: Federal Committee on Petitions of Germany

Article language: de

Liveübertragung: Donnerstag, 27. Juni, 9 Uhr

Den Tätigkeitsbericht des Petitionsausschusses für das Jahr 2023 berät der Bundestag zu Beginn des Sitzungstages am Donnerstag, 27. Juni 2024. Nach der zehnminütigen Einführung durch die Ausschussvorsitzende Martina Stamm-Fibich (SPD) ist eine knapp 70-minütige Debatte vorgesehen. Der Bericht soll einen Tag vor der Debatte, am Mittwoch, 26. Juni 2024, an Bundestagspräsidentin Bärbel Bas übergeben werden. (hau/17.06.2024)

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El Ararteko recomienda a la Diputación de Gipuzkoa que deje sin efecto los requerimientos de pago efectuados por Bidegi y las sanciones administrativas impuestas

Date of article: 18/06/2024

Daily News of: 18/06/2024

Country:  Spain - Basque Country

Author: Regional Ombudsman of the Basque Country

Article language: es

Un ciudadano informó al Ararteko de que no recibió en su domicilio los requerimientos de pago de deuda y varias notificaciones de las sanciones por tránsitos impagados de la vía A-636.

La administración utilizó el registro de vehículos para enviar los requerimientos y las notificaciones relativas al procedimiento sancionador. Sin embargo, el ciudadano se encuentra empadronado en una dirección diferente desde septiembre de 2021 y, por lo tanto, no fue conocedor de las comunicaciones remitidas por la administración por lo que no pudo pagar las deudas o impugnar las sanciones a tiempo.

A pesar de que algunas notificaciones fueron firmadas por una persona diferente y otras fueron devueltas como "desconocido", la administración continuó con el procedimiento sancionador sin efectuar otras diligencias para localizar al afectado y practicar así los requerimientos de deuda y notificaciones de actos administrativos en su domicilio fiscal y de empadronamiento.

Por ello, el Ararteko ha pedido al Departamento de Infraestructuras Viarias de la Diputación Foral de Gipuzkoa que regule adecuadamente el procedimiento de recaudación efectuado por Bidegi y que utilice medios interoperables de consulta de domicilios que garanticen la práctica de requerimientos de pago del canon y notificaciones administrativas en el procedimiento sancionador con seguridad jurídica.

RESOLUCIÓN

Vitoria-Gasteiz, 18 de junio de 2024

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Difensore civico: presentata l'attività 2023

Date of article: 17/06/2024

Daily News of: 18/06/2024

Country:  Italy - Autonomous Province of Trento

Author: Regional Ombudsman of the Autonomous Province of Trento

Article language: it

n allegato la sintesi dell'intervento dell'avvocata Morandi e le slide

Difensore civico: presentata l'attività 2023

​​​​447 fascicoli aperti, 435 fascicoli archiviati, 487 enti interessati dagli interventi del Difensore civico, 773 comunicazioni. Sono le cifre dell’attività svolta nel 2023 dal Difensore civico, presentata questa mattina in una partecipata conferenza stampa nella Sala Donna (ex sala Rosa) del palazzo della Regione a Trento. L’illustrazione dell’attività dell’organismo, incardinato presso il Consiglio, è prevista in adempimento alla legge provinciale 28/1982 istitutiva della difesa civica trentina.


La presentazione

Ad aprire i lavori è stato il presidente del Consiglio provinciale Claudio Soini che ha espresso un ringraziamento per il lavoro svolto all’avvocata Gianna Morandi, giunta alla fine del suo incarico nell’organismo incardinato presso Palazzo Trentini: ha sottolineato l’importanza del ruolo, presidio di garanzia e punto di riferimento gratuito per i cittadini. Non è mancato un accenno all’attività svolta nel periodo della pandemia, in condizioni non facili, ha sottolineato il presidente che ha ricordato che quello del Difensore civico è un lavoro che richiede grandi sensibilità e professionalità. Ha ricordato quindi l’importante lavoro svolto sull’accesso agli atti e ha concluso l’intervento con un appello ai Comuni affinché si convenzionino per far sì che tutti i cittadini siano tutelati allo stesso modo (su 166 Comuni quelli convenzionati sono 137, a breve 138).

In allegato si propongono le slide e una sintesi dell’intervento dell’avvocata Morandi che, presentando l’attività dello scorso anno, ha inquadrato il ruolo del Difensore civico e ne ha citato le diverse competenze (si rimanda agli allegati). In chiusura del proprio intervento l’avvocata Morandi ha ringraziato per la reale collaborazione istituzionale incontrata e ringraziato i collaboratori della struttura.


Gli interventi e le domande

Tra gli intervenuti, Walter Kaswalder (Patt), presidente del Consiglio nella scorsa legislatura, ha ringraziato di cuore l’avvocata per il lavoro svolto in cinque anni resi pesanti dalla pandemia. Lo stesso ha fatto Paola Demagri (Casa autonomia) che ha chiesto a Morandi se, rispetto all’invecchiamento della popolazione, il Difensore civico riesca a essere garante dei bisogni degli anziani o se sarebbe invece auspicabile uno sdoppiamento della figura, pensando all’istituzione di un garante degli anziani. L’avvocata Morandi ha risposto che il Difensore civico è già garante per gli anziani e si è detta contraria alla scissione delle funzioni dei ruoli di garanzia. Vanessa Masè (La Civica) ha parlato di un lavoro di qualità e quantità e chiesto una riflessione sul garante dei disabili. Morandi ha risposto che il Difensore civico tutela da sempre le persone disabili nei differenziati profili e ancora una volta si è augurata che la figura del Difensore civico non sia scissa in plurimi organi di garanzia, ma valorizzata.

Eleonora Angeli (Lista Fugatti) ha ricordato il termine dell’incarico di Morandi e ha auspicato che non venga disperso ciò che l’avvocata ha messo a disposizione. Stefania Segnana (Lega) ha parlato di una collaborazione soddisfacente svolta dal ruolo di garanzia con l’Azienda sanitaria. La  vicepresidente Francesca Gerosa ha parlato di un lavoro importante: si sa quanto sia fondamentale dare ai cittadini le risposte che questi ultimi si aspettano, perché i cittadini non comprendono la mancanza di risposte e già questa viene vissuta da loro come un’ingiustizia. Giusto dunque, ha concluso, unire le forze verso l’obiettivo della totale trasparenza. La vicepresidente ha ringraziato per il lavoro svolto con competenza. A concludere la mattinata il presidente Soini che ha voluto rimarcare l’importanza delle capacità di ascolto e di gestione di una materia difficile di questo ruolo di garanzia.

Autore

Marta Romagnoli

Allegati

La sintesi

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Sforzi congiunti per un ambiente sano: il ruolo e l’importanza dell’Istituzione del Difensore Civico.

Date of article: 16/06/2024

Daily News of: 18/06/2024

Country:  Italy

Author: Italian National Coordination of Regional and Autonomous Provinces Ombudsman Institutions

Article language: it

l 13 e 14 giugno 2024 si è tenuta a Belgrado, presso l’Assemblea Nazionale della Repubblica di Serbia, una conferenza internazionale dal titolo “Sforzi Congiunti per un Ambiente Sano: Il Ruolo e l’Importanza delle Istituzioni del Difensore Civico”. L’evento ha visto la partecipazione di vari Ombudsman di rilevanza internazionale, tra cui:

– Zoran Pašalić, MSc, Protector of Citizens of the Republic of Serbia
– Dott. Marino Fardelli, Presidente del Coordinamento Nazionale dei Difensori Civici Italiani e Difensore Civico della Regione Lazio
– Akos Kozma, Commissioner for Fundamental Rights of Hungary
– Yahya Akman, Ombudsman della Repubblica di Turchia
– Nevenko Vranješ, Ombudsman per i Diritti Umani della Bosnia ed Erzegovina

Durante l’incontro, i relatori hanno posto l’accento sui temi legati all’ambiente e alla difesa civica come sentinelle a tutela dei cittadini che si rivolgono ai rispettivi uffici. L’Italia ha avuto un ruolo di primo piano sulla scena internazionale, grazie a una difesa civica propositiva e attenta alle esigenze dei cittadini.

Il Dott. Marino Fardelli, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza della “Piattaforma di Belgrado” come momento aperto e attivo di confronto. Di seguito, il testo del suo intervento:

Buongiorno a tutti e un sentito ringraziamento a Mr. Zoran Pašalić per avermi invitato a questa importante Conferenza. Sono onorato di rappresentare l’Italia a livello istituzionale con il mio ruolo e funzione.

Voglio concentrare il mio intervento sulla protezione del diritto a un ambiente sano, mediante l’irrinunciabile conoscenza dei dati e delle informazioni ambientali e sul ruolo fondamentale delle istituzioni dell’Ombudsman nello specifico ambito.

Infatti, noi Ombudsman siamo incaricati di proteggere i diritti dei cittadini, inclusi quelli legati all’ambiente. Ciò significa monitorare l’applicazione delle leggi ambientali, promuovere la responsabilità delle autorità e delle imprese, garantire ai cittadini l’accesso ai dati e alle informazioni ambientali.

Ed è proprio su quest’ultimo aspetto particolare che mi voglio soffermare, ovvero la funzione assegnata agli Ombudsman italiani dal Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 195 “Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale”, di garantire a tutti i cittadini un facile accesso alle informazioni e ai dati ambientali.**

Quando si ragiona di ambiente è necessario tener presente che si tratta di un bene della vita materiale e complesso, la cui disciplina comprende anche la tutela e la salvaguardia delle qualità e degli equilibri delle sue singole componenti. Oggetto di tutela, come si evince fin dalla Dichiarazione di Stoccolma del 1972, con la Dichiarazione di Rio del 1992 e la Convenzione di Aarhus del 1998 è la biosfera, che viene presa in considerazione, non solo per le sue varie componenti, ma anche per le interazioni fra queste ultime, i loro equilibri, la loro qualità, la circolazione dei loro elementi, e così via. Occorre, in altri termini, guardare all’ambiente come “sistema”, considerato cioè nel suo aspetto dinamico, quale realmente è, e non soltanto da un punto di vista statico ed astratto.

Questi tre passaggi lunghi e lenti pongono, con sfaccettature diverse, in sostanza un focus che introduce un elemento di novità sostanziale ovvero quello del diritto all’informazione ambientale. Indubbiamente questi processi hanno aumentato la consapevolezza e la sensibilizzazione dell’opinione pubblica rispetto alle questioni ambientali sempre più favorite rendendo ampiamente disponibili, ai vari livelli, le relative informazioni.

Dunque, con le varie Dichiarazioni, Convenzioni e Trattati si riconosce che ogni persona ha il diritto di vivere in un ambiente adatto ad assicurare la sua salute e il suo benessere e il dovere di tutelare e migliorare l’ambiente, individualmente o collettivamente, nell’interesse delle generazioni presenti e future. Per poter affermare ciò, i cittadini devono avere accesso alle informazioni, essere ammessi a partecipare ai processi decisionali e avere accesso alla giustizia in materia ambientale. È facile intuire che un diritto di accesso alle informazioni più ampio facilita la partecipazione ai processi decisionali, migliora sicuramente la qualità delle decisioni stesse e ne rafforza l’efficacia. In tal modo si favorisce la responsabilità e la trasparenza complessiva nel processo decisionale e si rafforza il contributo del pubblico alle decisioni in materia ambientale.

A questo punto possiamo ben dire che l’informazione ambientale ha assunto un ruolo rilevante nel panorama comunitario e la Convenzione di Aarhus ha svolto una funzione sicuramente importante per questo positivo sviluppo. Infatti, il diritto di accesso dei semplici cittadini alle informazioni che riguardano l’ambiente si è accresciuto di giorno in giorno, radicandosi nella politica dell’Unione Europea e spero di sbagliarmi ma lo denuncio pubblicamente forse si trovano ancora delle sacche di resistenza nelle pubbliche amministrazioni locali e periferiche per un fattore culturale e di scarsa propensione all’attenzione del cittadino.

In Italia, il Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 195 recepisce la direttiva 2003/4/CE, stabilendone i principi generali in materia di informazione ambientale ed è articolato per assicurare il diritto d’accesso all’informazione ambientale detenuta dalle autorità pubbliche. Inoltre, garantisce ai fini della più ampia trasparenza, che l’informazione ambientale sia sistematicamente e progressivamente messa a disposizione del pubblico e diffusa, in forme o formati facilmente consultabili. L’autorità pubblica mette a disposizione del richiedente l’informazione ambientale quanto prima possibile e, comunque, entro 30 giorni dalla data del ricevimento della richiesta ovvero entro 60 giorni dalla stessa data nel caso in cui l’entità e la complessità della richiesta.

Se l’autorità pubblica nega al cittadino i dati o le informazioni ambientali, quest’ultimo ai sensi dell’articolo 7 del Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 195 può rivolgersi all’Ombudsman e chiedere, gratuitamente, di rivedere la decisione negativa dell’amministrazione. Devo sottolineare che molti cittadini consapevoli dell’importanza di acquisire dati e informazioni che riguardano moltissimi aspetti che incidono o potrebbero incidere negativamente sull’ambiente o, dai problemi legati ai vari tipi d’inquinamento (atmosferico, marino e fluviale, elettromagnetico, acustico, ecc.), ai pericoli di contaminazione della catena alimentare, del paesaggio, e degli ecosistemi, si rivolgono al nostro Ufficio della difesa civica dopo che l’amministrazione pubblica ha negato loro l’accesso ambientale, per chiedere che sia rispettato il loro diritto di ricevere dalla pubblica amministrazione tutti i dati e le informazioni di carattere ambientale che hanno richiesto.

In conclusione, vorrei sottolineare l’importanza di unire gli sforzi di tutte le parti interessate per garantire un ambiente sano per tutti, anche e soprattutto attraverso la capillare divulgazione e pubblicizzazione dei dati e delle informazioni ambientali. Le istituzioni dell’Ombudsman sono pronte a fare la loro parte in questo processo, lavorando al fianco dei cittadini e delle autorità per proteggere e promuovere il diritto a un ambiente sano per le generazioni presenti e future.

Nel rinnovare la mia stima ed amicizia al collega Mr. Pašalić per aver voluto fortemente trattare in questa Conferenza un tema delicato e fondamentale che unisce lo sviluppo e la trasparenza, mi rivolgo a lui per invitarlo a tenere aperta questa “Piattaforma di Belgrado” sulle questioni ambientali come trasparenza e informazione che pongono la Serbia all’avanguardia su temi forse troppe volte distanti anni luce dai cittadini ma che investono aspetti di vita vissuta e di consapevolezza di una partecipazione attiva dei cittadini alla vita democratica delle istituzioni. E noi garanti siamo qui per questo: per aiutare i cittadini nei loro diritti.

Grazie per l’attenzione.

Questo evento ha riaffermato l’importanza della cooperazione internazionale per la difesa dell’ambiente e dei diritti civici. L’Italia continua a essere protagonista in questo ambito, con un ruolo strategico nella promozione di una difesa civica propositiva e attenta.

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Free New Training Materials Enhance Support for Vulnerable People

Date of article: 13/06/2024

Daily News of: 18/06/2024

Country:  United Kingdom - Scotland

Author: Scottish Public Services Ombudsman

Article language: en

Free training resources designed to support organisations in identifying and helping those experiencing vulnerability are now available online through the Scottish Public Services Ombudsman website. 

The training materials, designed to be delivered as a workshop, have been produced by Professor Chris Gill (University of Glasgow) and Professor Naomi Creutzfeldt (University of Kent) in collaboration with expert practitioners from public service providers, advocacy bodies, and charities. 

The workshop aims to equip participants with the skills and knowledge necessary to identify and support individuals who may be experiencing vulnerability. 

The designers hope that it will support the development of more person-centred public service provision which is tailored to people’s individual circumstances. 

Professor Chris Gill said; 

"It isn’t always easy to know when someone might need a little extra support. People’s needs are often complex, and the better they are understood and responded to, the more likely services are to be delivered fairly. 

This workshop has been designed to help organisations have internal discussions with colleagues and does not need an experienced trainer to deliver it. 

I am delighted to make this available for free and I hope people find it useful.” 

Rosemary Agnew, Scottish Public Services Ombudsman said; 

We gained a huge amount of insight in being part of this work. We hope that many organisations use them and gain similar insights in supporting people to access the services they need.” 

The ‘Identifying and supporting public service users in vulnerable circumstances workshop’ materials can be downloaded from the Scottish Public Services Ombudsman website.

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