Date of article: 15/09/2015
Daily News of: 15/09/2015
Country:
Italy
- Lombardy
Author: Regional Ombudsman of Lombardy
Article language: it

Già da alcuni mesi il Difensore regionale è destinatario, per conoscenza, delle diffide inoltrate dai familiari degli alunni con disabilità indirizzate a Regione Lombardia e Province di riferimento affinchè siano garantiti sin dall’inizio i supporti per la comunicazione, l’autonomia e l’inclusione scolastica e siano attivati i servizi di trasporto e assistenza educativa, scongiurando il rischio di grave discriminazione per questi studenti.
Le diffide sono state inoltrate con il supporto e il sostegno di LEDHA, che ha lanciato la campagna “vogliamo andare a scuola” , ha predisposto il modulo per la richiesta di attivazione dei servizi e valuterà la possibilità di presentare ricorso se tali prestazioni non saranno garantite.
Le cause all’origine della situazione che si è verificata in questo inizio anno sono piuttosto ingarbugliate, ma possono essere individuate sostanzialmente nella diminuzione dei trasferimenti di risorse economiche e nell’indeterminatezza dei dispositivi della legge 56/2010 (Legge Delrio) che ha ridefinito le funzioni di Province, Città Metropolitane e unioni di Comuni senza però elencare in maniera esplicita queste funzioni tra quelle fondamentali rimaste in capo alle Province e Aree Metropolitane.
In passato gli interventi a favore degli studenti con disabilità sensoriali sono sempre stati assicurati dalle Province, che nonostante le modifiche legislative intervenute nel corso degli anni hanno mantenuto la competenza alla realizzazione di interventi a sostegno delle persone con disabilità sensoriali finalizzati all’integrazione scolastica, finanziandoli con risorse proprie
I servizi di assistenza educativa e trasporto per studenti con disabilità hanno avuto un passato più travagliato in cui Comuni e Province si sono rimbalzati la competenza fino a quando una sentenza del Consiglio di stato, nel 2013, ha stabilito definitivamente che le funzioni rispetto a tali servizi per gli studenti del secondo ciclo sono attribuite alle Province, mentre per i gli studenti delle classi inferiori spettano ai Comuni. Le Provincie hanno garantito questi servizi grazie anche agli stanziamenti di risorse di Regione Lombardia.
In attuazione della Legge 56/2014, la Regione Lombardia, con la legge regionale n.19 dell’ 8 luglio 2015, ha confermato l’attribuzione alle Province delle funzioni relative all’inclusione scolastica di studenti con disabilità secondo la normativa regionale già in vigore. Dal punto di vista normativo pertanto non ci sono novità rilevanti rispetto agli scorsi anni.
Ciò che gli enti interpellati dal Difensore regionale lamentano con decisione è l’incertezza rispetto allo stanziamento dei fondi necessari, dovendo – soprattutto le Province – far fronte alle funzioni fondamentali individuate dalla Legge Delrio con fondi significativamente ridotti rispetto al passato.
Sia la Città Metropolitana di Milano che alcune Province lombarde hanno annunciato che provvederanno comunque sino a che le proprie risorse lo consentiranno, diversamente altre Provincie hanno comunicato di non essere in grado di farvi fronte.
Nel frattempo, con legge 6 agosto 2015 n. 125 il Parlamento ha approvato un contributo di 30 milioni alle Città metropolitane e alle Provincie “Per le esigenze relative all’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali”; il fondo sarà ripartito tra gli enti che hanno presentato specifica richiesta. Parimenti, la Regione Lombardia, per lo svolgimento delle funzioni confermate alle Province e alla Città Metropolitana di Milano, ha approvato uno stanziamento di 195 milioni per il 2015 e la stessa cifra per il biennio 2016/2017.
Il quadro è tutt’ora in evoluzione e si spera si arrivi ad una soluzione in tempi brevi, perché a subire le conseguenze più pesanti, fino a questo momento, sono gli studenti con disabilità e le loro famiglie.